Cronache

Sangalli e le "molestie" alla segretaria: Venturini assolta, niente estorsione

Nei confronti del presidente di Confcommercio Sangalli non ci fu estorsione. Assolti l'ex segretaria e l'ex direttore generale dell'organizzazione

Caso Sangalli (presidente Confcommercio), assolta la segretaria che lo accusò di molestie

Non c’è stata alcuna estorsione dietro alla donazione di 216mila euro del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli alla sua ex segretaria Giovanna Venturini che l'aveva accusato di molestie sessuali. Come scrive il Corriere della Sera, il processo di primo grado in cui erano imputati la donna e Francesco Rivolta, ex direttore generale dell'organizzazione, istruito dopo la querela dello stesso Sangalli, finisce con un'assoluzione con formula piena “perché il fatto non sussiste”.

Per Venturini e Rivolta la procura di Roma aveva chiesto il carcere: 4 anni e mezzo per la prima e 5 anni per il secondo. “L'assoluzione dimostra che le dichiarazioni della signora Venturini sono state ritenute molto più credibili di quelle accusatorie del signor Sangalli”, afferma l'avvocato Paolo Gallinelli, difensore della Venturini.

Quindi, nel processo con rito abbreviato, il giudice per l'udienza preliminare Alessandro Arturi ha ritenuto che non c'è stata alcuna minaccia e neppure violenza da parte dei due imputati nei confronti del presidente di Confcommercio e che il denaro versato non era frutto di un reato, infatti, il giudice ha dissequestrato i 216 mila euro che erano stati dati da Sangalli a Venturini con una donazione formale sottoscritta di fronte ad un notaio e che erano stati bloccati.

Sangalli aveva querelato la Venturini e Rivolta tre giorni dopo che il quotidiano di via Solferino, a novembre 2018, aveva pubblicato le accuse della signora. Episodi che, secondo la donna, risalivano alla fine del 2010 e che, però, non erano mai stati formalizzati con una denuncia alla magistratura.