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Sciopero attori Hollywood, solo il 14% può pagarsi l’assicurazione sanitaria

Di Redazione Cronache

Le proteste negli Usa non si fermano: la difesa dei diritti del comparto dell'intrattenimento vertono su tre fronti principali: ricavi streaming, salari e IA

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Hollywood, l'accorso su film e serie indipendenti non basta: "Si chiama forza sindacale"

L’unico accordo provvisorio ottenuto finora dal sindacato di Sag-Aftra riguarda film e serie indipendenti, contro cui però si sta scagliando la stand-up comedian Sarah Silverman: “Sono fottutamente arrabbiata. Mi è stato offerto un film indipendente, ho detto di no. Scrittori, attori, membri della troupe sacrificano il loro sostentamento per questa causa. Si chiama, appunto, forza sindacale. Lo sciopero finisce solo quando si raggiunge un accordo!” ha concluso la comica.

Il nodo cruciale delle divergenze tra le parti si riferisce alle immagini generate dall’intelligenza artificiale. L’Amptp ha avanzato una proposta che prevede la possibilità di scansionare gli attori-comparse - retribuiti per una sola giornata di lavoro - per poi disporre indisturbati delle immagini in questione senza limiti di tempo. Questo il commento al vetriolo: “Sapete chi sarà il più colpito dall’intelligenza artificiale? I produttori esecutivi. È il mestiere più basato sugli algoritmi di tutti. Una volta che terminano questi scioperi, si preme il tasto play e le cose tornano come prima? I Breaking bad, i Mad men, i Soprano … Dove sono finiti i contenuti originali? L’unica via d’uscita è ammettere nuove voci al banco di Hollywood. Noi siamo pronti”.