Cronache
Siccità, le piogge non bastano. L'Italia ancora in agonia idrica
Il report dell'Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche
Lo stato delle riserve idriche attualmente si attesta a -21% rispetto alla media del periodo. Fra grandi laghi del Nord, il Maggiore, sul cui bacino sono caduti 250 millimetri di pioggia, è cresciuto di oltre m. 1,30, arrivando oggi all'85,4% di riempimento; anche gli invasi di Como e d'Iseo tornano sopra di livelli medi del periodo, mentre cresce pure il Benaco, che oggi è riempito per il 72,1% della sua capacità.
In Veneto, il surplus pluviometrico, che ha sfiorato +70% a Luglio (+147% sul bacino del fiume Piave), ha migliorato la situazione delle acque di falda, che però restano ad un livello inferiore ai minimi storici nell'alta pianura veronese. In Emilia Romagna, tutti i fiumi hanno livelli superiori alla media con l'unica eccezione del Reno, nonostante una leggerissima crescita di portata. In questo quadro si posiziona la piena "morbida" del fiume Po, che ha già fatto schizzare i valori di portata ben al di sopra delle medie di riferimento nelle stazioni di rilevamento in Piemonte (ad Isola Sant'Antonio da mc/s 291 a mc/s 1827 per poi stabilizzarsi a mc/s 1337), Lombardia ed Emilia Romagna (a Piacenza, da mc/s 223 a mc/s 1216).
Scendendo al Centro Italia, piogge torrenziali si sono registrate in Toscana con oltre 100 millimetri d'acqua riversati sulla Lucchesia in 24 ore (mm. 117 su Camaiore); va segnalata l'importante crescita di portata del fiume Serchio. Nelle Marche, estate irrigua tranquilla per gli agricoltori, grazie alle cospicue quantità d'acqua trattenute dalle dighe nei bacini artificiali: nonostante un calo di oltre 3 milioni e mezzo di metri cubi d'acqua in un mese, negli invasi ne restano ancora oltre 51 milioni.
In Umbria le piogge non sono state sufficienti a dare ossigeno al lago Trasimeno che purtroppo continua a ristagnare, da oltre un anno e mezzo, ad un livello (ora -m.1,42) largamente inferiore al minimo vitale; una situazione di insufficienza idrica si registra anche per i fiumi, tra i quali solo il Chiascio è sopra la media. Situazione di difficoltà anche per i laghi del Lazio, dove quello di Bracciano torna sotto la soglia critica di -m.1 sullo zero idrometrico, mentre quello di Nemi è addirittura oltre 10 centimetri più basso rispetto al già insufficiente 2022.
Buona, invece, è la condizione dei fiumi con Tevere, Aniene e Fiora sopra media. Su Roma fino ad oggi sono caduti 585 millimetri di pioggia, quando in tutto lo scorso anno se ne erano calcolati appena mm. 459. Continuano, invece, ad essere siccitose, le zone della Maremma laziale e del litorale a Nord di Roma: il territorio di Cerveteri, che già' nel 2022 si era contraddistinto per essere una delle zone meno piovose d'Italia, pare stia seguendo la stessa scia; infatti, la pioggia registrata da Gennaio è appena 129 millimetri, cioè un valore non così diverso dai mm.114 registrati a fine Agosto dello scorso anno.
In Campania, i livelli dei fiumi sono allineati alle medie del periodo con l'eccezione del Garigliano, che segna un'ottima performance in questa fine d'Agosto. Un agosto arido e con temperature spesso al di sopra dei 40 gradi significa, soprattutto al Sud, grande utilizzo d' acqua per le campagne assetate: in Basilicata questo onere si è tradotto in oltre 60 miliardi di litri d'acqua distribuiti dagli invasi in un mese, in Puglia 43 miliardi.
"Nonostante cio' - commenta Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - l'acqua accumulata in questa annata idricamente fortunata resta ancora tanta: le riserve lucane ammontano a quasi 365 milioni di metri cubi, quelle pugliesi a 190 milioni. Questo, grazie alla lungimiranza di invasi a riempimento pluriennale, capaci di trattenere le acque di pioggia, quando arrivano per utilizzarle nei momenti di bisogno. Partire da questa positiva esperienza per adattarla alle odierne esigenze di multifunzionalità è alla base delle proposte di nuovi bacini medio-piccoli, elaborate anche con l'ausilio di Coldiretti".
Dati idricamente confortanti si sono registrati anche nella Sicilia devastata dagli incendi: nonostante i 67 milioni di metri cubi d'acqua erogata, la risorsa stoccata a Luglio nelle dighe era ancora leggermente al di sopra della media degli ultimi 13 anni. Infine, nello stesso mese, il volume d'acqua invasata nei bacini della Sardegna si attestava intorno al 70% della capienza autorizzata.