Cronache
Strage Bologna, familiari vittime abbandonano l'aula quando parla Galletti

"Penso però che lo Stato abbia ancora un debito da onorare nei confronti dei familiari delle vittime e dei feriti di quella strage, nei confronti di quanti hanno chiesto tutta la verità". A spiegarlo è stato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, nel suo intervento in occasione dell'anniversario della strage della stazione di Bologna. Questa mattina l'associazione dei familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna ha lasciato l'aula del consiglio comunale di Bologna prima che il ministro Gian Luca Galletti, che oggi rappresenta il Governo, prendesse la parola. Un'azione per protestare non contro il ministro ma nei confronti dell'esecutivo che è stato definito "scorretto".
"So bene che nulla potrà mai compensare il dolore che quella bomba ha causato. Ma questo - evidenzia Galletti - non può esimerci dal porre rimedio con ogni sforzo possibile alle mancanze che purtroppo si sono registrate negli anni. Su queste, nel tempo, si è instaurata una polemica che condiziona un ricordo che dovrebbe invece essere unito per esser ancor più forte"."Conosciamo -aggiunge il ministro Galletti - le richieste che in tutti questi anni sono state formulate dal presidente Paolo Bolognesi e dalle associazioni delle vittime del terrorismo nei confronti della Presidenza del Consiglio, dei ministeri e delle istituzioni competenti. Penso in particolare al tema della declassificazione degli atti sulla strage, in applicazione alla direttiva Renzi del 2014, e alle questioni relative ai benefici assistenziali e previdenziali per le vittime del terrorismo".
Secondo Galletti "sul fronte della declassificazione, che è un processo complesso, rilevantissimo e necessario per questo Paese, sono stati fatti alcuni passi avanti. L'obiettivo, anche oggetto di interlocuzioni recenti tra Associazioni e istituzioni, è completare il versamento degli atti all'Archivio centrale e la loro digitalizzazione. Ci sono le risorse per farlo, ma ci sono anche ostacoli da superare. Lo dobbiamo fare con tenacia e determinazione. Anche per quanto concerne le tutele previdenziali, alcuni passi sono stati fatti: è nato uno sportello unico, interventi di natura giuridica hanno superato criticità applicative e da ultimo alcune questioni segnalate dalle Associazioni hanno trovato soluzioni nell'ambito della legge n°96 del 21 giugno scorso. Sappiamo che non basta. E possiamo comprendere l'insoddisfazione. Sappiamo - conclude Galletti - che la strada è ancora lunga ma posso dire con lo stesso grado di certezza che si sta continuando a lavorareper dare risposte certe".