Cronache

Strage di Erba, chiesta la revisione. Ma la pg: "Nuovo processo inammissibile"

Di Redazione Cronache

Nanni trasmette il fascicolo a Brescia, ma la relazione affonda la richiesta di nuovo processo per Rosa e Olindo

La pg trasmette la richiesta di revisione del processo a Rosa e Olindo, ma la affonda

Rosa e Olindo innocenti? "La richiesta di un nuovo processo, depositata di sua iniziativa dal sostituto procuratore generale Cuno Tarfusser, è stata inviata mezz’ora prima alla Corte d’appello di Brescia, che dovrà decidere sulla revisione della condanna", scrive il Giornale. "Ma la richiesta di Tarfusser è accompagnata da una relazione che la demolisce punto per punto, firmata dai due superiori gerarchici di Tarfusser: la Nanni e la sua vice, l’avvocato generale Lucilla Tontodonati".

"Non ci sono i presupposti per la revisione”. Lo ha detto la procuratrice generale di Milano Francesca Nanni in merito all’istanza di revisione della sentenza di condanna sulla strage di Erba scritta dal sostituto pg Cuno Tarfusser e da lei trasmessa con parere negativo alla Corte di appello di Brescia. “Con l’Avvocato Generale concordo nel ritenere che” nell’atto “non ci siano nuove prove decisive”. Inoltre per Nanni la richiesta di revisione è “inammissibile” perché è stata presentata da un “soggetto non legittimato”.  

ome racconta il Giornale, "Tarfusser si trova di fatto isolato e sconfessato all’interno del suo stesso ufficio, sottoposto a procedimento disciplinare, accusato di avere, nella sua crociata per strappare Olindo e Rosa al carcere a vita, violato ogni regola. Certo, adesso la parola passa ai giudici di Brescia, che potrebbero dare invece ragione a Tarfusser. Ma le speranze, per la coppia di ergastolani, si riducono al lumicino".

Secondo l'avvocato Fabio Schembri, legale di Olindo Romano e Rosa Bazzi, "è un atto dovuto mandare l'istanza di revisione" della setenza di condanna sulla strage di Erba a Brescia. "Viene accolto un convincimento che abbiamo sempre espresso - dice all'AGI -. Apprendiamo che la procuratrice Nanni ha espresso un parere di inammissibilità che valutiamo come irrituale perché non previsto dal codice penale. Un parere che, in astratto, potrebbe condizionare o magistrati di Brescia che sono gli unici a dover valutare l'istanza".