Cronache

Strage Erba, Tarfusser sanzionato dal Csm: "Voleva visibilità mediatica"

di Redazione

La Sezione disciplinare: “Ha agito in fatto come se fosse un componente del collegio difensivo, dimenticando di essere sostituto procuratore generale"

Csm: “La condotta del dottor Tarfusser ha creato grave vulnus all’immagine del magistrato e alla giurisdizione del suo complesso"

Negli ultimi mesi si è acceso un dibattito riguardo la richiesta di revisione del processo sulla strage di Erba da parte del procuratore Generale di Milano Ciro Tarfusser. Tarfusser, dopo un'attenta analisi delle prove raccolte, ha espresso dubbi sulle condanne di Olindo Romano e Rosa Bazzi.

“La condotta del dottor Tarfusser ha creato grave vulnus all’immagine del magistrato e alla giurisdizione del suo complesso, perché pubblicamente si è ingenerata l’idea che qualunque magistrato, forte dell’esigenza di ricercare la verità, si possa arrogare compiti che sulla base dei progetti organizzativi non gli competono“.

Come riporta Il Fatto Quotidiano, è uno dei passaggi più duri delle motivazioni della sentenza da parte della Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura nei confronti del procuratore generale, accusato di aver violato il "documento organizzativo dell’ufficio” .

Nell’occuparsi del caso di Erba, sottolinea la Sezione disciplinare, Tarfusser “ha agito in fatto come se fosse un componente del collegio difensivo, dimenticando di essere sostituto procuratore generale; ha preparato l’atto sostanzialmente insieme ai difensori dei condannati Romano-Bazzi, ne ha ricevuto le nuove prove e infine ha redatto l’istanza senza alcuno scrupolo di informare i dirigenti dell’ufficio“, in particolare la procuratrice generale Francesca Nanni e l’avvocata generale Lucilla Tontodonati. 

Pertanto, si legge ancora, “il dottor Tarfusser ha dimostrato di subordinare i principi costituzionalmente garantiti e sottostanti alle disposizioni relative ai processi organizzativi (…) alla visibilità che l’istanza di revisione avrebbe ricevuto in forza del programma televisivo Le Iene: risultato che in effetti è stato raggiunto, in quanto l’istanza di revisione è stata oggetto di un dibattito televisivo protrattosi per mesi con grande risonanza mediatica“.

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