Cronache
Strage via D'Amelio, ferita ancora aperta: ricordare è un dovere collettivo
Il 19 luglio ricorre il 31° Anniversario dell’Eccidio di via D’Amelio, uno dei peggiori attentati di stampo terroristico-mafioso: ricordare è dovere
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani impegnato da anni, con progetti didattici e iniziative scolastiche di respiro nazionale, nella protezione e valorizzazione dei valori di giustizia e legalità, intende continuare a tutelare il patrimonio etico-civile che gli uomini giusti come Falcone e Borsellino ci hanno lasciato. Per tale ragione continueremo a portare in classe le parole di fuoco di Antonino Caponnetto che dopo le stragi del ‘92 ha creduto fortemente nel cambiamento culturale delle nuove generazioni.
E continueremo a consegnare ai nostri studenti le Lectio magistralis di Paolo Borsellino, sostenitore convinto della gioventù che lotta per una società migliore e più giusta per tutti.
Per il XXXI Anniversario della Strage di via D’Amelio, abbiamo pensato di realizzare una bacheca simbolica intitolata “Caro Paolo…” per portare avanti il dialogo tra Borsellino e i giovani. Studenti, docenti e lettori possono rivolgersi idealmente al giudice per esprimere un pensiero personale, una speranza sul presente e/o sul futuro, una perplessità e qualsiasi cosa abbia a che fare con i valori di cittadinanza. Con le lettere “Caro Paolo…” realizzeremo una bacheca che pubblicheremo sul nostro sito e sui nostri social.
“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente mafia svanirà come un incubo”
*Articolo a cura di Rosa Manco, professoressa del Coordinamento NazionaleDocenti della Disciplina Diritti Umani
Rosa Manco, professoressa del Coordinamento NazionaleDocenti della Disciplina Diritti Umani