Cronache

Stresa, Sutto: "Legge non impone tempi per cambio funi. Penso a errore umano"

di Antonio Amorosi

Da ore i tecnici si interrogano su quanto accaduto. Il mistero del freno che non ha funzionato. Ci fosse stato il vetturino poteva azionarlo ma… Intervista

Cos’è successo alla funivia Stresa-Mottarone? Ne abbiamo parlato con Paolo Sutto, responsabile di funivie.org uno dei pochi siti mondiali, e unico italiano, per tecnici specializzati del settore. Una rete articolata che da ore si interroga e cerca di dare una spiegazione a quanto accaduto. Sutto è anche lui un tecnico di impianti.

Come è potuto accadere, vista anche la mole di controlli che ci sono?

Fondamentalmente ci sono due aspetti su cui focalizzarci: la rottura della fune traente e perché il freno d'emergenza non ha funzionato. Bisogna guardare la ‘scatola nera’ che registra tutti i parametri. Da lì si capisce subito, quando è mancata la tensione della fune, dov'era la cabina quando è saltata la fune...

Abbiamo tutti pensato “siamo un Paese in cui non si fanno le dovute manutenzioni, come insegna il caso del ponte Morandi di Genova...”

E’ una strada sbagliata, lo escluderei. Per tutti gli impianti non è mai successo niente. L'ultimo incidente del genere che ricordi è degli anni 80. Ma sono cambiati i tipi di funi, le tecnologie di controllo, c'è l'elettronica. L’impianto neanche apre se ci sono dei problemi o dei dubbi. C’è un analisi dei vari uffici dei trasporti locali ma anche a livello di ministero, della commissione funivie di Roma. Sono sempre stati molto severi. Anche perché c'è un grande mondo di interessi dietro, tutto il settore dello sci. Un evento del genere rovina l'immagine del settore e quindi non si può scherzare con la sicurezza

Su qualche giornale abbiamo anche letto che “le nuove norme sugli appalti moltiplicheranno simili tragedie”. Hanno senso questi discorsi?

No, su questo settore non hanno senso. Anche se la revisione meccanica viene fatta da altri, la revisione delle funi va sempre fatta da personale certificato che risponde sempre al ministero e non al proprietario

Incide in qualche modo il fatto che sia una struttura degli anni ‘70?

Non è che cambi chissà cosa. È una tipologia di carrello delicato, quello utilizzato, presente in questi impianti ma vengono prodotti ancora. Per capirci: non sono assolutamente vetusti

L’impianto è di proprietà del Comune di Stresa ed è gestito da una società privata. Ci spiega come avvengono i controlli e come incide in questi la proprietà e la gestione?

Il direttore d'esercizio è il responsabile tecnico del funzionato dell'impianto. Il direttore d'esercizio è esterno e non deve rispondere alla società proprietaria ma solo al ministero dei Trasporti. È lui che deve garantire la regolarità di questi controlli. La società non può influire sul direttore. Per capirci, parlo in via teorica, non possono neanche se volessero decidere di fare meno controlli per risparmiare. I discorsi che abbiamo sentito sul ponte Morandi qui hanno poco senso. È un settore questo in cui i collaudi sono sempre molto stringenti. Al ministero si occupano del settore impianti e funi sempre gli stessi ispettori. È un settore assimilabile, nei controlli, a quelli aeronautici, è gente che vive per aria, molto attenta e che rischia perché passa la vita su quelle strutture…

La fune traente. Nel tempo che controlli e riscontri vengono fatti?

Bisogna ricordare che le funi non hanno una scadenza di età, quindi non c'è una normativa che impone di cambiarle ogni tot anni. Ogni anno devono superare degli esami profondi che ne verificano l'integrità, all'interno, con un esame elettromagnetico. In sostanza controllano che non ci siano rotture all'interno della fune. Bisogna vedere dove si è rotta, se cioè si sia rotta in un punto qualsiasi dell'anello o dentro la stazione oppure sull'attacco della fune sulla cabina. L'attacco della fune sulla cabina è uno dei punti più delicati perché tutte le oscillazioni della fune producono delle onde, come quelle dell'acqua, per intenderci, che poi si scaricano tutte lì. È quello il punto più delicato

La società che esegue i controlli ha comunicato che la fune aveva superato i controlli a novembre 2020...

Si, avvengono solitamente una volta l'anno. I controlli devono garantire che la sezione metallica del diametro totale d’ acciaio che c'è sulla sezione non scenda sotto un certo limite, dato al progetto e dai calcoli di progetto

Come mai non ha funzionato il freno? Non si è fermata la cabina...

Se qualcosa non funziona il freno si chiude , quando manca la corrente, quando manca la pressione dell'olio, quando manca qualcosa il freno tende sempre a chiudersi.

O il freno non ha funzionato o si è chiuso sul vuoto

Ricapitolando: il problema base quindi è sempre la fune traente ma c’è li freno...

Si e il freno è progettato per intervenire quando si rompe la traente. Può succedere che la traente si rompa ma non ci capisce perché il freno non sia intervenuto. Dal punto di vista visivo si precede anche ogni mattino, prima dell'apertura dell'impianto, ad un controllo della fune e a una prova di efficienza dei freni

Ma voi del settore che ipotesi avete fatto? Perché ci sono due casi eccezionali su una struttura ipercontrollata? È una vicenda che sta facendo il giro del mondo con effetti molto negativi sull'immagine del settore.

Anche l'ipotesi che abbia preso un fulmine può succedere ma la fune si danneggia, non si spezza di colpo. Si capisce prima che stia avvenendo qualcosa del genere. È da tanto che non succede un fatto simile. Il punto più delicato è l'attacco della fune sulla cabina ed è possibile che si sia rotto lì oppure guardando altri incidenti simili è accaduto qualcosa all'interno della stazione su una puleggia, intrapponendosi tra la fune e la puleggia, andando a tranciarla. Non ci sono le foto in dettaglio del carrello, quindi non riusciamo a capire per ora cosa sia successo. Il freno che non si sia chiuso un mistero. Ma c’è sempre un fattore umano che può aver inciso anche se non sappiamo. Non è mai una causa sola. Sicuramente facendo il servizio senza vetturini avrebbero dovuto avere la videosorveglianza, quindi un video ci deve essere

Bisogna cercare il video che sarà...

… sarà già sotto sequestro. C’è sempre quando si fa servizio senza personale a bordo

Se ci fosse stato personale a bordo poteva cambiare qualcosa?

Avevano già la limitazione a 15 persone per il Covid. La normativa consente di fare servizio senza vetturini fino a 25 persone. La struttura viene “comandata” dalla stazione. Ci sono tantissimi piccoli impianti che lo fanno da decenni, non è una novità questa. Anche in cabinovia non c'è nessuno

Ma ci fosse stato il vetturino poteva esserci un intervento umano diverso sul freno? Con un freno meccanico?

Esiste una frenata manuale. Il vetturino può tirare il freno ma se non non ha funzionato in tutti i casi non si sarebbe chiuso

Quindi parliamo sempre dello stesso e unico freno?

Si, sempre quel freno che viene “comandato” in due modi diversi: da una leva meccanica che tira il vetturino o da un sensore di tensione. Se è colpa del sensore magari il vetturino poteva tirarlo ma se è colpa del freno non si sarebbe azionato lo stesso

Ci sono dei particolati meccanici che ci possono far capire velocemente cosa è accaduto?

Quando vedremo la fune. Appena si vedrà la fune si capirà subito se si è strappata, se invece si è spezzata, se ci sono i segni di fulmini che l’hanno danneggiata

Risulterebbe un altro piccolo incidente sulla stessa struttura anni fa...

Sembra ci sia stato un accavallamento di funi nel 2001. Ma quello è stato causato dal vento e può succedere come è successo in tanti altri impianti.