Cronache
Stupri Hollywood, Natalia Aspesi: "Complotto contro Weinstein?"
L'autorevole giornalista è perentoria: "Se ti concedo un massaggio, so già come va a finire" e ipotizza una vendetta fratricida contro il produttore
Il caso di Harvey Weinstein continua a far discutere non solo a Hollywood e negli Usa, ma anche in Italia, specie dopo le rivelazioni di Asia Argento, che ha raccontato di essere stata molestata dal produttore della Miramax quando aveva solo 21 anni.
Le dichiarazioni della Argento hanno diviso la Rete, e assieme alle tante voci critiche contro la "denuncia tardiva", si annovera anche quella di Natalia Aspesi, autorevole firma di Repubblica nonché ammirata scrittrice e opinion leader. Intervistata da Vanity Fair, la Aspesi - pur ribadendo l'importanza delle rivendicazioni femministe - ha ipotizzato una "vendetta fratricida" contro Harvey Weinstein sottolineando la tempistica sospetta della serie di denunce (tra le quali, quelle di Rose McGowan, Ashley Judd e la già citata Asia Argento).
Ricordando il famigerato obolo del "casting couch", il sofà del produttore dal quale sarebbero passate tantissime dive hollywoodiane di tutti i tempi, la giornalista dichiara senza mezzi termini: "Se mi chiedi un massaggio in ufficio, e io te lo concedo, poi non mi posso stupire su come va a finire", citando per esempio il caso di Sophia Loren che, per evitare avances pesanti e continue dai producer e dagli executive di Hollywood (ma anche di Cinecittà), scelse di sposarsi.
Insomma, secondo la Aspesi, il sofà del produttore fa parte di quei possibili rischi che si possono correre decidendo di fare l'attrice... ma anche l'attore, perché, come rivela l'ex protagonista maschile di Dawson Creek, anch'egli seppur maschietto avrebbe rimediato palpate di sedere e profferte oscene. La giornalista storce il naso di fronte all'approccio manicheista dei media sullo scandalo Weinstein, da una parte il diavolo e dall'altra gli angioletti innocenti, lamentando "un'insincerità di fondo, un lamento tardivo. Un coro non non tiene conto della realtà dei fatti".
Dichiarazioni che hanno fatto discutere scatenando varie obiezioni da parte di altre voci femminili, ma che - provenendo da una donna celebre per la sua arguzia e per la sua sensibilità critica - fanno riflettere.