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Cronache
Trento, soluzione fisiologica invece del vaccino. E' polemica

Ad alcuni sanitari invece della prima dose del vaccino, e' stata somministrata una semplice soluzione fisiologica. E' successo durante la campagna per la somministrazione dei vaccini in Trentino e l'Apss e' dovuta correre ai ripari richiamando i sanitari che sono stati sottoposti alla vaccinazione. Per loro sara' ora necessario effettuare un test sierologico che dovra' stabilire chi ha ricevuto effettivamente la dose di vaccino e chi la soluzione fisiologica.

In particolare, l'episodio si e' verificato nell'ospedale di Rovereto ed e' stato confermato dall'Azienda provinciale sanitaria che, in una nota, spiega come "il caso e' stato prontamente individuato grazie ai protocolli di controllo utilizzati dalle strutture sanitarie aziendali. La situazione e' stata risolta grazie a controlli rigorosi, che hanno permesso di intercettare 12 possibili mancate somministrazioni. Tutti gli operatori sono stati informati". 

L’incidente ha avuto una scia di polemiche, come scrive ilfattoquotidiano. Il 20 gennaio, infatti, durante un incontro con i sindacati per fare il punto proprio sul piano vaccinale, l’Azienda Sanitaria aveva definito una “fake news” la voce riportata da alcuni rappresentanti dei lavoratori. Poi però uno degli operatori richiamati per il controllo ha confermato l’accaduto e il giornale “L’Adige” ha diffuso la notizia. A quel punto la struttura sanitaria ha dovuto a sua volta confermare, seppur minimizzando. “Questo è accaduto a fronte di oltre 12mila vaccinazioni già somministrate in tutto il Trentino – scrive ancora l’azienda –. La percentuale di errore è inferiore all’1 per 1.000 e non c’è nessun problema sanitario. Il caso è stato prontamente individuato grazie al protocollo e alle check-list utilizzate che prevedono, tra l’altro, una comparazione tra dosi preparate e somministrate e flaconi residui ancora integri. Il controllo anticorpale con test sierologico in ventesima giornata avverrà prima della somministrazione della seconda dose”.

Ma perché è avvenuto lo scambio? Il vaccino viene diluito con una sostanza fisiologica. “Quando un flaconcino viene utilizzato, normalmente viene messo da parte. In questo caso specifico non è stato messo da parte, l’ipotesi più plausibile è che sia stato riempito nuovamente con soluzione fisiologica e poi da lì sono state aspirate le sei dosi che sono state somministrate. Quindi probabilmente c’erano anche tracce di vaccino all’interno” ha spiegato il direttore del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria di Trento, Antonio Ferro. I sindacati denunciano: “E’ grave che non siamo stati informati della situazione, ma è ancor più grave perchè un lavoratore dopo il vaccino è convinto di avere una copertura, e quindi abbassa le cautele, aumentando il rischio”.

Un caso che viene discusso anche in Rete..

 

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