Cronache

Troppo spreco di carta igienica, ora negli Stati Uniti è bidet-mania

di Antonio Amorosi

Gli americani scaricano milioni di alberi nel water. Con il Covid hanno scoperto il bidet e il modello italiano anche in questo settore. Incredibile

C’è poco da fare, dall’alto al basso siamo sempre un modello. Anche se è un’invenzione francese, poi ripudiata in quanto a diffusione, il modello italiano fa da scuola sui giornali anglofoni. Non solo The Washington Post ci indica quale esempio positivo per sostenibilità, risparmio idrico e deforestazione ma anche il britannico The Guardian nel raccontare l’avanzata del bidet nel mercato USA: in pochi anni è triplicato.

L’Italia, in pieno sviluppo industriale, emise con il governo democristiano di Aldo Moro (il IV°) il decreto ministeriale del 5 luglio 1975 che impose tra i requisiti igienici e sanitari, per ottenere l’agibilità delle abitazioni nel Belpaese, la presenza del bidet: in pratica se in una casa coesistono più stanze da bagno almeno in una deve esserci il bidet. Per comodità noi lo mettiamo ovunque ci sia un water.

I bidet possono aiutare a risparmiare acqua. La produzione di un rotolo di carta igienica, per non parlare della plastica da imballaggio e il cloro utilizzato che rendere bianca la superficie della carta, richiede 37 litri d'acqua, riferisce Scientific American, una delle più antiche e prestigiose riviste scientifiche al mondo. Numeri astronomici a confronto con il consumo di acqua relativo.