Vaccini, Ue: affidarsi alle fake news o salvare i bambini
Parola del commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis
''È ora giunto il momento di una semplice domanda alla società: volete affidarvi alle fake news e a teorie fuorvianti o siete pronti a salvare le vite dei bambini'', perché ''è assolutamente inutile avere solo dibattiti, dibattiti e dibattiti, abbiamo bisogno di azioni''. È questo il monito del commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis all’Italia e agli altri stati membri, sottolineando che in quanto commissario è anche sua responsabilità ''fare un lavoro migliore''.
"Siamo pronti ad aiutare l'Italia a raggiungere un livello elevato di copertura vaccinale", ha detto Andriukaitis, "è questo il segnale" che va dato "ai genitori italiani, alla società italiana, al parlamento italiano", per raggiungere "l'obiettivo comune di un'Europa libera da morbillo entro il 2020 come stabilito dall'Oms. Se fossi un membro del governo italiano il mio approccio sarebbe questo: per favore non create un gap tra Bruxelles e l’Italia'' perché ''aiuta solo a far crescere l’euroscetticismo''. Andriukaitis ha in seguito sottolineato la ''responsabilità comune'' dell’Ue e di tutti i Paesi a ''salvare le vite dei bambini''. ''È strano vedere il contrario'', ha aggiunto, ''crea euroscetticismo'', ma ''noi dobbiamo andare nella direzione di un dibattito e di una posizione razionale per raggiungere il nostro obiettivo comune di un’Europa senza morbillo entro il 2020''.
''È una discussione artificiale'' quella tra obbligo vaccinale e vaccinazioni volontarie, ovvero l'obbligo flessibile ipotizzato nel dibattito politico italiano. ''Si può usare una combinazione tra le due cose, non sono in contraddizione ma complementari'' perché ''la questione principale è la copertura''. Per questo ''spetta agli immunologi, ai medici e agli scienziati, non ai politici decidere quale metodo sia il migliore''.
Secondo il rapporto Ue-Ocse sui sistemi sanitari, in Italia la copertura vaccinale contro il morbillo è calata dal 91% nel 2010 all'85% nel 2016, ma nel 2017 ha guadagnato di nuovo 7 punti, attestandosi al 92%. Tra maggio 2017 e maggio 2018 in Europa si sono registrati oltre 13mila casi di morbillo, di cui la maggioranza (4.032) in Italia, Grecia (2.752), Francia (2.436) e Romania (2.127). Si tratta soprattutto di persone non immunizzate: bimbi troppo piccoli per il vaccino o adulti che non si sono vaccinati.
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