Cronache

Vaccino, Vaia propone la "premialità": "Concerti e stadi per gli immunizzati"

Il direttore dello Spallanzani di Roma: "Subito dosi ai maturandi". E sul cluster di Latina rassicura: "Non credo troveremo ancora variante indiana"

Un sistema di "premialità nella reciprocità" per chi decide di fare il vaccino anti Covid. Ovvero riaprire concerti e stadi per gli immunizzati. E' quel che propone il direttore sanitario dell'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma Francesco Vaia.

"Sono molto favorevole a far tornare le persone a concerti e eventi sportivi. Si può fare creando una 'bolla negativa', permettendo l'accesso a stadi o locali solo a chi è vaccinato o ha fatto il tampone", spiega Vaia in un'intervista a Repubblica e rilancia: "Si può fare di più, ad esempio vaccinare durante l'intervallo di una partita, per creare un sistema virtuoso". Con lo scopo di lanciare "un messaggio chiaro e semplice: se ti vaccini potrai godere di maggiore libertà, e lo stato te ne dà la possibilità".

Ma continuando a rifuggire gli assembramenti, perché non si ripeta l'episodio dei festeggiamenti degli interisti in piazza Duomo a Milano: "Festeggiare si, ma a due metri di distanza. Vere e proprie manifestazioni ce le potremo permettere quando avremo raggiunto il 60% di prime dosi e il 40 di seconde". Quanto al cluster dei Sikh di Latina, particolarmente temuto per via della variante indiana, Vaia osserva che i test sulla comunità Sikh della zona non ne hanno rilevato ulteriori casi a parte quello finora singolo già trovato: "Mi sento di dire che è molto probabile che non la troveremo: finora i risultati ci danno la variante inglese dominante al 90 per cento in Italia". Ma, aggiunge, "dobbiamo evitare di trasformare le nuove varianti in strumenti di distrazione, sennò non ne usciamo più. Il nemico è il virus". Infine il capitolo scuola. Che per Vaia va sì riaperta, ma anche "immunizzata": subito i vaccini ai maturandi, quindi, per "vivere la scuola davvero in sicurezza. Che senso ha dover attendere se si hanno 45 anni invece di 55? Tutti hanno diritto alla vaccinazione, in particolare i giovani, la scuola deve essere una priorità ed è impensabile ritrovarci a settembre con i ragazzi che ancora aspettano. Gli anziani li abbiamo messi in sicurezza, è arrivato il momento, apriamo, da subito".