Cronache

Vaccino Scanzi, nelle intercettazioni i medici si augurano la morte di Giletti

La procura di Arezzo ha chiesto l'archiviazione per il caso della "fila saltata" da parte del giornalista Andrea Scanzi

"Nel frattempo, mentre attendeva una risposta, il 15 marzo 2020 il generale Figliuolo aveva ribadito la necessità di non sprecare i vaccini e la somministrazione di Astrazeneca era stato sospeso fino al 18 marzo 2020, quando sarebbe ripresa nella inevitabile diffidenza dei destinatari e con conseguenti defezioni".

A quel punto, nella ricostruzione del suo difensore, Scanzi "fu chiamato il giorno dopo, si presentò in serata, seguendo le indicazioni ricevute e fu vaccinato come riservista. Solo dopo, al momento della registrazione nel sistema Sispc del suo nominativo, si pose il problema della sua collocazione e fu in quel momento ed a sua insaputa che fu inserito nella categoria dei caregiver, cui mai aveva detto di appartenere".

Tirando le somme, "il Gip dovrà assumere le sue decisioni, ma non potrà non prenderne atto", sottolinea con fermezza l'avvocato di Scanzi che conclude: "Le indagini hanno avuto, però, il pregio di fugare ogni possibile dubbio sul comportamento di Scanzi anche se ancora oggi, contro ogni evidenza, viene ricordato come colui che avrebbe approfittato della sua notorietà per esser vaccinato, senza averne diritto".