Roma, m5s: Virginia Raggi fa sparire i "manifesti omofobi" di ProVita Onlus
La sindaca: "La strumentalizzazione di un bambino e di una coppia gay offendono tutti i cittadini". Esultano Famiglie Arcobaleno e il Mieli
Roma. La sindaca Virginia Raggi ha fatto scomparire "i manifesti omofobi di ProVita", così definiti dalle associazioni LGBT e da molti esponenti politici. Manifesti comparsi nella Capitale lunedì e subissati da una marea di critiche, ma anche di plausi provenienti da gran parte della Destra e dell'estrema Destra romane, e da un'ampia fetta del mondo cattolico.
Il Campidoglio, nell'infuriare delle polemiche comunicava: «La sindaca di Roma Virginia Raggi ha richiesto agli uffici competenti la rimozione dei manifesti omofobi riconducibili all’associazione onlus Pro Vita [...] il messaggio e l’immagine veicolati dal cartellone, mai autorizzato da Roma Capitale e dal Dipartimento di competenza, violano le prescrizioni previste al comma 2 dell’art. 12 bis del Regolamento in materia di Pubbliche affissioni di Roma Capitale, che vieta espressamente esposizioni pubblicitarie dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali».
Mentre la stessa Raggi faceva sapere che: «La strumentalizzazione di un bambino e di una coppia omosessuale nell’immagine del manifesto offendono tutti i cittadini», i cartelloni incriminati, con la foto di due maschi gay e di un neonato in lacrime corredata dalla didascalia,: "Due uomini non fanno una madre", sono stati di fatto rimossi facendo esultare il Circolo Mario Mieli e l'associazione delle Famiglie Arcobaleno, che parlano di "ennesimo tentativo di Provita di alzare l'asticella della comunicazione per ottenere visibilità nonché l’occasione di passare per vittima dopo lo scontato ritiro".
«Il gioco è ormai scoperto» continua la nota congiunta delle due associazioni LGBT. «Per questo, come Circolo Mario Mieli e Famiglie Arcobaleno, abbiamo scelto di ignorare pubblicamente questa patetica manovra ma ci siamo subito attivati con le forze politiche laiche di maggioranza e opposizione per chiedere la rimozione dei manifesti gravemente lesivi dei diritti e delle libertà di tutte e tutti. Siamo felici della pronta reazione dei gruppi consiliari e di esponenti politici di primo piano del Partito Democratico, locale e nazionale, del Movimento 5 Stelle di Roma e della sindaca Raggi che, questa sera, ne ha ordinato la pronta rimozione. Una risposta unita e intransigente a chi vuole strumentalizzare i bambini e le bambine per portare avanti una propaganda intrisa di odio e omofobia.»
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