Cronache
Zaki, rumors dall'Egitto: altri 45 giorni di detenzione

Zaki, altri 45 giorni carcere. Tutte le tappe dall'arresto
Zaki, decisi altri 45 giorni di detenzione secondo i media egiziani
"Meno di due ore dopo la fine dell'udienza" in Egitto per la scarcerazione di Patrick Zaki, "i giornali egiziani hanno iniziato a diffondere la notizia che la detenzione di Patrick e' stata rinnovata per 45 giorni, ma gli avvocati di Patrick non sono ancora stati informati ufficialmente della decisione". Cosi' la pagina Facebook 'Patrick Libero' che si occupa di tenere alta l'attenzione sul caso del giovane studente egiziano dell'Universita' di Bologna, in carcere dal 6 febbraio 2020.
"Dovremmo sapere entro domani se e' effettivamente vero che un giornale ha conosciuto la decisione prima degli avvocati di Patrick. Continuiamo a sperare che queste notizie esasperanti non siano vere e che Patrick non resti piu' di un anno in detenzione", conclude il post
Zaki: tutte le tappe da arresto
Si e' tenuta oggi al Cairo un'udienza sul rinnovo della detenzione di Patrick George Zaki. Lo studente egiziano, in Italia dall'agosto 2019 e iscritto ad un master all'Universita' di Bologna, e' stato arrestato quasi un anno fa al suo ritorno in Patria. E' atteso per domani il verdetto sulla sua carcerazione mentre partiti politici, istituzioni europee, organizzazioni internazionali per i diritti umani e Ong continuano a chiederne il rilascio. Di seguito le principali tappe della vicenda.
- 7 FEBBRAIO 2020 - Inizia la detenzione di Zaki. L'arresto e' stato eseguito nel momento in cui il giovane, di ritorno nel suo Paese, e' atterrato all'aeroporto del Cairo. Il giovane, ex manager della campagna presidenziale di Khaled Ali, oppositore del presidente al-Sisi, era tornato in Egitto per una breve vacanza nella sua citta' natale, Mansoura.
- 8 FEBBRAIO 2020 - Zaki e' accusato, a quanto riferiscono i suoi avvocati, di "diffusione di notizie false, promozione del terrorismo e diffusione di dichiarazioni che disturbano la pace sociale". L'arresto e' avvenuto in esecuzione di mandato di cattura emesso il 23 settembre 2019 e per lui viene disposto un primo fermo di 15 giorni.
- 11 FEBBRAIO 2020: Secondo il suo avvocato, citato da Amnesty International, Zaky e' stato tenuto bendato e ammanettato dai funzionari dell'Agenzia di sicurezza nazionale (Nsa), per tutto l'interrogatorio durato 17 ore all'aeroporto e poi in una localita' non resa nota dell'Nsa a Mansoura. Lo studente e' stato interrogato sul suo lavoro sui diritti umani e sullo scopo della sua permanenza in Italia. Secondo l'avvocato e' stato piu' volte minacciato, colpito allo stomaco, alla schiena e torturato con scosse elettriche. La famiglia, intervistata da Repubblica, ipotizzera' che il giovane sia stato fermato per avere informazioni sul caso di Giulio Regeni.
- 13 FEBBRAIO 2020: La Ong Eipr comunica che il giovane e' stato trasferito dal commissariato di Mansoura, la sua citta' natale, al vicino commissariato di Talkha. I familiari e un suo collega hanno potuto visitarlo per un "brevissimo periodo" nel tardo pomeriggio nella stazione di polizia di Talkha, dove - scrive l'Eipr - "e' detenuto in condizioni meno favorevoli rispetto al suo primo luogo, ma ha confermato durante visita molto breve - durata meno di un minuto - che non e' stato maltrattato o preso di mira in alcun modo nel suo nuovo luogo di detenzione".
- 5 MARZO 2020 - Zaki viene trasferito per la terza volta. Da Mansoura, sua citta' d'origine, viene portato in un prigione del Cairo, a Tora, alla periferia della citta', tristemente famosa per il sovraffollamento e le condizioni precarie. La polizia, aggiunge la sua avvocatessa Huda Nasrallah, si e' limitata ad informare i suoi parenti, che erano andati a trovarlo nel centro di detenzione di Mansura e gli hanno detto che il giovane era stato portato al Cairo.
- 26 LUGLIO 2020: Un post di 'Patrick Libero', la pagina Facebook creata dagli attivisti per chiedere la sua liberazione, comunica che per la prima volta dal 7 marzo, Patrick Zaki, e' comparso davanti a un giudice in attesa della sentenza per il rinnovo della sua carcerazione attesa 24 ore dopo.
- 27 LUGLIO 2020 - I giudici egiziani prolungano per una durata di 45 giorni la custodia preventiva in carcere per Patrick Zaki. Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, chiede sua liberazione: "Il nostro ambasciatore in Egitto continua ad effettuare numerosissime azioni di sensibilizzazione presso le competenti istanze, sollecitando il rilascio di Patrick Zaki per motivi umanitari".
- 7 OTTOBRE 2020: Il tribunale decide per un altro rinnovo: lo studente egiziano dovra' restare in carcere in Egitto per almeno altri 45 giorni secondo quanto riporta l'Ong Eipr.
- 20 NOVEMBRE 2020: Si registrano tre arresti in quattro giorni per gli esponenti della Ong egiziana Egyptian Initiative for Personal Right (Eipr), con cui Zaki collaborava. Un atto che viene definita una vera e propria "caccia all'uomo". Si tratta di Mohammed Basheer, direttore amministrativo di Eipr arrestato nella sua abitazione al Cairo; Karim Ennarah, direttore per la parte giustizia penale, arrestato mentre era in vacanza a Dahab e Abdel Razek, direttore generale della Ong, portato via dalla sua abitazione al Cairo da agenti delle forze di sicurezza. "Uno sviluppo molto preoccupante che evidenzia l'estrema vulnerabilita' della societa' civile in Egitto", denuncia la portavoce dell'Alto commissario Onu per i diritti umani, Revina Shamdasani.
- 12 DICEMBRE 2020 - "Ho ancora problemi alla schiena e ho bisogno di un forte antidolorifico e prodotti che mi aiutino a dormire meglio. Il mio stato mentale non sta molto bene dall'ultima udienza. Continuo a pensare all'universita' e all'anno che ho perso senza che nessuno capisse il motivo di tutto questo". Vengono pubblicati passaggi di una delle due drammatiche lettere inviate da Patrick Zaki, dal carcere di Tora in Egitto, alla sua famiglia, pubblicate sulla pagina Facebook 'Patrick libero'. Le lettere sono datate 22 novembre e 12 dicembre, ma sono state recapitate insieme.
- 11 GENNAIO 2021: Patrick Zaki diventa cittadino onorario di Bologna, lo decide il consiglio comunale della citta', diretto dal sincado Merola, con voto unanime.
- 16 GENNAIO 2021: Zaki riceve la visita in carcere della fidanzata. Lo riporta il sito Facebook "Patrick libero" , spiegando che durante la visita Patrick si e' detto "molto emozionato ed estremamente grato" per il riconoscimento, aggiungendo che non vede l'ora di tornare a Bologna e nella sua Universita'.
- 19 GENNAIO 2021: "Dopo 48 ore di crudele attesa, e' arrivato l'esito dell'udienza di domenica: altri 15 giorni di detenzione preventiva per Patrick Zaki". L'annuncio del nuovo rinvio viene dato su Twitter dal portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury.
- 1 FEBBRAIO 2021: Termina l'ennesima udienza sul rinnovo della detenzione di Patrick Zaki. Lo rende noto Amnesty International. Il verdetto sara' probabilmente reso noto domani.