Culture

Allarme a Venezia: in Italia tredici siti Unesco sono a rischio sommersione

Eduardo Cagnazzi

lo ha rilevato il presidente del Cese, Luca Jahier, alla Bmta di Paestum. Sono quarantadue i siti archeologici nel Mediterraneo che potrebbero scomparire

Arriva un Sos da Paestum dove è in corso la XXII edizione della Borsa mediterranea del turismo. Le condizioni atmosferiche che si stanno abbattendo in questi giorni stanno mettendo a dura prova le testimonianze del passato.  “Il caso Venezia è emblematico del rischio sommersione che corrono ben 42 su 49 siti del patrimonio culturale dell’Unesco nella regione del Mediterraneo, di cui tredici in Italia. Ma non solo. Venezia è anche l’emblema della necessità di recuperare il senso più autentico del turismo da esperienza di consumo di massa a vera esperienza di estasi e compassione dei luoghi nel senso etimologico del termine”. Lo ha affermato il presidente del Cese Luca Jahier in apertura dell’Audizione pubblica del Comitato economico e sociale europeo alla Bmta. “Sull’impatto climatico -ha ricordato Jahier - abbiamo molto da imparare proprio da Paestum, città passata dalla gloria al pantano e oggi sito tra i più ammirati al mondo. La cultura è anche forza di trasformazione del territorio. Per creare una “rEUnaissance”, un nuovo rinascimento culturale europeo, non possiamo prescindere dal potenziale immenso del turismo culturale. Tra le linee tracciate dal Cese nel suo parere per l’Agenda europea 2021-2027 è fondamentale riscoprire l’Europa degli incroci, non dei muri. Forse dovremmo lanciare a livello europeo il sistema italiano del Bonus Cultura che consente a tutti i giovani di accedere alla cultura e alle arti: sarebbe un formidabile rito di iniziazione verso un’identità europea”. Ad illustrare i punti salienti e le indicazioni della nuova Agenda europea per la cultura il professore Antonello Pezzini, componente del Cese e relatore del Parere del Comitato in merito. “Riscoprire i valori comuni e l’identità culturale condivisa e adottare un Sistema europeo di indicatori per il Turismo (Etis) i due punti centrali”, ha spiegato Pezzini. Gli indicatori, pensati per il monitoraggio delle prestazioni dei singoli territori e per lo sviluppo di maggiore sostenibilità, sono suddivisi in quattro sezioni: gestione della destinazione, valore economico in termini sia di flusso turistico che di risultati imprenditoriali e ricadute occupazionali, impatto sociale e culturale e impatto ambientale.
Fortea la partecipazione dei vertici europei e nazionali della cultura e del turismo all’Audizione pubblica su Una strategia europea per il turismo e la cultura in un nuovo Rinascimento Europeo” tra cui Julie Ward, vice presidente Commissione Cultura e istruzione del Parlamento europeo, Mounir Bouchenaki, consigliere speciale del direttore generale Unesco, Alessandra Priante, direttore Regione Europa Unwto, Luigi Gallo, presidente VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, Claudio Bocci, direttore Federculture, Mattia Fantinati, componente X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati, Mauro Febbo, coordinatore Commissione Turismo e Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e assessore Attività produttive, Turismo, Beni e attività culturali e di spettacolo Regione Abruzzo, Anne Grady, Policy Officer, presso l’Unità Cultura della Commissione Europea, Renzo Iorio presidente Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria e Past president Federturismo, Alfonso Andria Presidente Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, Vittorio Messina, presidente Assoturismo Confesercenti, Andrea Prete, vice presidente vicario Unioncamere, Ignazio Abrignani, presidente Osservatorio Parlamentare per il Turismo.