Culture

Bmta, due siti italiani tra i cinque finalisti del Premio Khaled al-Asaad

Eduardo Cagnazzi

Il tributo della Borsa del turismo archeologico di Paestum alle scoperte archeologiche più significative del 2019. In lizza anche la Domus Aurea di Roma e Vulci

Sono quesi i cinque siti archeologici finalisti dell’International Archeological discovery award Khaled al-Asaad. Dal 2015 la Borsa mediterranea del turismo archeologico, l’unico evento del genere al mondo, ideata e organizzata dalla società Leader, ha inteso dare il giusto tributo alle scoperte archeologiche attraverso un premio annuale assegnato in collaborazione con le testate internazionali partner della manifestazione: Antike Walt (Germania), Archaeologie (Francia), Archaeologie der Schweiz (Svizzera), Current Archeology (Regno Unito), Dossiers d’Archaeologie (Francia) e da quest’anno anche la britannica British Archeology.

I cinque siti individuati sono la città perduta di Mahendreparvade, capitale dell’impero Khmer nella foresta sulle colline di Phom Kulen, a nord est di Angkor; dieci rilievi rupestri assiri presso Faida, a 50 km. da Mossul nel Kurdistan; la necropoli neolitica di 9mila anni fa di Motza nei pressi di Gerusalemme; i ritrovamenti nella sala della Sfinge della Domus Aurea, l’immensa dimora che l’imperatore Nerone si fece costruire nel 64 d.C. dopo l’incendio che aveva devastato Roma; infine, una statua di origine etrusca raffigurante un leone alato del VI secolo a.C. rinvenuta nell’antica Vulci nella Maremma laziale.

Il premio è dedicato a Khaled al-Asaad, il direttore di Palmira trucidato dalle milizie dell’Isis per aver difeso il patrimonio culturale del territorio.