Culture
Fotografia/ " La creazione per Salgado. Viaggio alla scoperta delle origini del pianeta"
di Simonetta M. Rodinò
Narratore generoso e profondamente umano in Sebastião Salgado vibra lo stesso rispetto verso esseri umani, animali e natura. Dopo aver documentato per anni come fotoreporter la miseria, il degrado, la violenza con immagini sulla rivoluzione in Portogallo, le guerre in Angola, in Mozambico…sente il bisogno di una catarsi, immergendosi nella silenziosa bellezza della natura incontaminata. E allora, dopo due anni di ricerca per sapere dove trovare territori "vergini", con la curiosità di fotografo e giornalista ha viaggiato per otto anni attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta delle origini del pianeta.
Dietro ogni fotografia c'è una storia e dietro questa c'è la scelta di raccontarla. Nascono così gli straordinari e lirici bianco e nero del progetto "Genesi", ospitato con l'omonima mostra, da domani, a Palazzo della Ragione Fotografia di Milano. L'imperdibile e affascinante rassegna, curata dalla moglie Lélia Wanick Salgado, è un vero atto d'amore che il 70enne autore brasiliano (vive a Parigi) dedica alla Terra. Una sorta di ricerca del paradiso tornando a quell'aria, acqua e fuoco da cui scaturì la vita.
È un viaggio per trovare popolazioni che vivono ancora in modo tradizionale, animali non addomesticati e liberi sulle proprie terre, paesaggi diversificati nei Poli: dalle foreste pluviali tropicali alle savane, dalle montagne coperte dai ghiacciai alle isole solitarie. Un progetto che ha richiesto grande disciplina di lavoro e di vita, con una richiesta fisica molto forte: "Ogni reportage durava otto mesi; tornavo a Parigi per realizzare l'editing e poi ripartivo" spiega l'autore. La selezione tra migliaia di foto è stata compiuta da Lélia, che spesso ha accompagnato il marito in giro per il mondo. E il mondo riprodotto nei 250 scatti esposti rappresenta il 46% del nostro pianeta ancora oggi com'era il giorno della Genesi. Per facilitare la lettura del percorso, le 5 sezioni in cui è suddiviso hanno un diverso colore alla parete. Si parte dal sud del Pianeta, l'Argentina, l'Antartico e le sue isole: iceberg immacolati sembrano essere sospesi sull'acqua, gruppi di pinguini vanno a tuffarsi con voli atletici, code di immense balene emergono dalla schiuma dell'oceano... Si passa ai "Santuari", la sezione che unisce tutte le isole che custodiscono una biodiversità particolarissima: Madagascar, Galapagos, Nuova Guinea. Ecco l'iguana marina, le tartarughe giganti che raggiungono una lunghezza di un metro e mezzo, le abitazioni sugli alberi dei papuani dell'Indonesia, la volpe volante, il pipistrello del Madagascar…
Su pareti rosse il continente Africa: non solo elefanti o gorilla di montagna del Ruanda, o le immense dune di sabbia della Namibia, ma anche primi piani delle donne mursi e surma, in Etiopia, ultime al mondo a portare dischi labiali…Poi l'emisfero Nord, dalla Siberia alla Russia, dall'Alaska al Canada: la tundra, i vulcani, i trichechi del Mar Glaciale Artico, i ghiacciai del Canada…Il viaggio si conclude con l'Amazzonia brasiliana e argentina: immagini di colonie di caimani in Brasile sono affiancate a lontre giganti e giaguari, mentre ritratti di sciamani si confrontano con alcuni esponenti della tribù Zò che indossano un bastone di legno leggero inserito nel labbro inferiore. E ancora….
"Dobbiamo salvaguardare questo nostro pianeta nello stato in cui è e fare un passo indietro per andargli incontro", è il messaggio di Salgado.
"Genesi. Sebastião Salgado"
Palazzo della Ragione Fotografia - Piazza Mercanti, 1- Milano
27 giugno - 2 novembre 2014
Orari: martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 - 20.30; giovedì e sabato 9.30 - 22.30
Chiuso lunedì
Ingressi: intero € 10,00 - ridotto € 8,50
Infoline: 02/43353535
La mostra non è accessibile a persone con ridotta capacità motoria
www.palazzodellaragionefotografia.it