Culture
Leonardo da Vinci, guerra Francia-Italia: bloccato il maxi prestito al Louvre
Leonardo Da Vinci, Franceschini aveva acconsentito a prestare alla Francia la totalità delle opere per l'anniversario della morte. Ora la Lega dice no
Non solo manovra e Europa. Tra i tanti motivi di tensione tra Italia e Francia c'è ora anche una questione 'artistica' e riguarda Leonardo Da Vinci. Il governo italiano, infatti, ha deciso di non rispettare gli accordi presi dal precedente esecutivo stoppando il maxi prestito di opere del maestro previsto per il 2019.
L'anno prossimo, infatti, ricorrono i 500 anni della morte di Da Vinci e Parigi aveva pensato bene di chiedere all'Italia tutte le opere del maestro per una gigantesca mostra. Inspiegabilmente Roma aveva detto sì.
Ma ora, con il cambio di governo, è arrivato il dietrofront. La leghista Lucia Borgonzoni, sottosegretaria al Ministero per i beni e le attività culturali, ha infatti rinnegato l'intesa siglata dall'allora ministro Dario Franceschini che aveva concesso a Parigi la totalità dei dipinti leonardeschi di proprietà dello Stato, ad eccezione della "Adorazione dei magi", inamovibile dagli Uffizi di Firenze, e i disegni delle collezioni pubbliche italiane. Come, per esempio, "L'Uomo vitruviano".
"Leonardo è italiano e in Francia ci è solo morto. Lui non è Leonardò ma Leonardo e dare al Louvre tutti quei quadri significa mettere l'Italia ai margini di un grande evento culturale, anche perché pure i Lincei stanno preparando una loro mostra per agosto - ha spiegato la sottosegretaria al Corriere della Sera -. Bisogna rimettere tutto in discussione. Nel rispetto dell'autonomia dei musei, l'interesse nazionale non può essere messo in secondo piano. I francesi non possono avere tutto".