Culture
Mostre/ Da Budapest a Milano è arrivata la Madonna di Raffaello




di Simonetta M. Rodinò
Raffaello ha appena compiuto venticinque anni, quando nel 1508 circa, dipinge la "Madonna col Bambino e san Giovannino, oggi conosciuta come "Madonna Esterházy": è in un momento cruciale della vita e dell'attività. Giovanissimo ma precoce, l'Urbinate, morirà 37enne a Roma, è già un maestro consolidato e sta tessendo una rete di relazioni ad alto livello tra Urbino, Roma e Firenze, dove ormai risiede da quattro anni. Proprio "La Madonna Esterházy", prestata dal Museo delle Belle Arti di Budapest, è l'opera centrale della mostra-appuntamento di ogni dicembre che accompagna le vacanze natalizie di Milano. Esposto da domani nella sala Alessi a Palazzo Marino con ingresso libero, il piccolo olio su legno è anticipato da due dipinti simili per soggetto realizzati da due allievi di Leonardo: la "Vergine del Borghetto", migliore copia antica della "Vergine delle rocce" dello stesso da Vinci, attribuita a Francesco Melzi, e la "Madonna della rosa" di Giovanni Antonio Boltraffio. Una sorta di omaggio al grande genio del Rinascimento.
"Non si ha documentazione della tela di Raffaello - spiega il curatore Stefano Zucchi -: è invece verosimile che egli si sia portato il quadro incompiuto da Firenze a Roma. Si tratta di uno dei pochissimi suoi lavori che si possono considerare del tutto autografi. Dai primi stadi di preparazione fino alla fase finale dell'esecuzione." Nella splendida e piccola tavola, dalla superficie oggi arcuata a causa del tempo e delle peripezie subite - un clamoroso trafugamento nel 1983 avvenuto nel Museo di Budapest ed il successivo rocambolesco recupero un anno dopo in un convento in Grecia - si legge la storia della formazione del pittore: dal paesaggio toscano, ripreso dal Perugino, alle composizioni piramidali leonardesche. Nell'opera giovanile, ma già con un'iniziale cifra stilistica prossima alla maturità, caratterizzata da una luce limpida, trasparente, è rappresenta la Madonna che sorregge il piccolo Gesù, che indica san Giovannino assorto nella contemplazione di un sottile cartiglio arricciato. Non ci sono aureole, i bimbi sono nudi e la Madonna è vestita con semplicità. Alla mostra, organizzata da Arthemisia Group, i visitatori saranno ammessi in gruppi.
"La Madonna Esterházy"
Sala Alessi - Palazzo Marino - Piazza Scala, 2 - Milano
3 dicembre - 11 gennaio 2015
Ingresso libero
Orari: tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 20.00
(ultimo ingresso alle ore 19.30); giovedì dalle ore 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00)
Chiusure anticipate: 7 dicembre 2014 chiusura alle ore 12.00
24 e 31 dicembre 2014 chiusura alle ore 18.00
Aperture straordinarie: 8 e 25 dicembre 2014 dalle ore 9.30 alle 20.00
1 gennaio 2015 dalle ore 9.30 alle 20.00
Catalogo: Skira
www.comune.milano.it