Culture
Parigi prepara la Conferenza internazionale dei disegnatori “for Peace”

di Paola Serristori
La “risposta” non-violenta dei disegnatori di tutto il mondo ai deliri dei fanatici sarà un grande raduno internazionale, a Parigi, colpita dagli attentati nel gennaio 2015, il prossimo settembre, al Conseil Economique Social et Environmental. Ovviamente circondato dalla massima sicurezza, “perché oggi i disegnatori, in Francia come in Danimarca, lavorano con la polizia alle loro spalle”, ma a cui il pubblico sarà ben gradito. E' il disegnatore francese Plantu, editorialista su Le Monde e co-fondatore dell'associazione “Cartooning for Peace”, creata nel 2006 insieme al segretario generale dell'Onu Kofi Annan, premio Nobel per la Pace, ad annunciarlo. Al termine della conferenza, Plantu viene avvicinato da un bambino di 7 anni che gli regala una propria vignetta sul tema della guerra: un soldato che si lancia col paracadute, sospeso nel cielo, mentre l'aereo militare precipita sotto di lui. E' un “riconoscimento” inatteso, e forse il più importante della serata al Theatre du Rond Point, all'angolo con gli Champs Elysées: i bambini capiscono che l'uomo deve smettere di combattere e mettersi in salvo. Al contrario, gli adulti hanno perso la perso la ragione. “Ogni giorno c'è qualcuno, ogni giorno, che non capisce un mio disegno - racconta Plantu - . Per esempio, sono stato invitato ad una trasmissione televisiva, dove mi hanno chiesto di fare un disegno in chiusura ed avevo a disposizione pochi secondi. Tra gli altri elementi, ho disegnato un sole, che non sono riuscito a completare, dopo aver abbozzato i raggi nella parte inferiore e... qualcuno ha detto 'ha disegnato un sole con la barba!', dandogli un significato che nella vignetta non c'era. Dobbiamo star attenti ad internet, che è un grandissimo mezzo di informazione, ma che tutti i giorni si può ritorcere contro la libertà di espressione”. Non casuale la sede dell'evento, quel Theatre du Rond Point che in passato era stato preso di mira dagli integralisti cattolici ed a cui Charb, direttore di Charlie Hebdo ed una delle vittime della mattanza degli integralisti musulmani nella redazione, aveva dato solidarietà. Vale la pena ricordare anche il disegno di Plantu sulla pedofilia nella Chiesa, con un monsignore che tiene per mano un bambino ed il titolo “Le vie del Signore sono impenetrabili”.
Oggi l'impegno di “Cartooning for Peace” è soprattutto quello di insegnare nelle scuole il valore della convivenza civile. La conferenza, a margine dell'esposizione dei disegni di diverse epoche, per sottolineare l'anniversario esecrabile di 100 anni di guerre, voleva fare riflettere sull'importante ruolo di denuncia dei disegni contro le violenze che la guerra, ed i fanatismi che la provocano, perpetuano nel mondo. La prima Guerra Mondiale è cominciata con l'atto di un nazionalista serbo, nel 1914, che uccise a Sarajevo l'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este. Altri conflitti sono sorti in Vietnam, nell'ex Jugoslavia, nell'Est d'Europa, nell'Africa centrale, in Medio Oriente... per motivi apparentemente futili. La Storia insegna, sono gli uomini che non vogliono imparare. Attualmente in Siria ci sono sei guerre in corso, tra diverse fazioni, di cui una è l'Isis, che fa parlare di sé anche per le armi “mediatiche” che utilizza: la propaganda con video dell'orrore girati dalla mano ferma di registi non improvvisati, le chat tra i simpatizzanti, il reclutamento via internet di nuovi corpi da mandare al massacro e per compiere ulteriori massacri. Un'altra vignetta di Plantu mostra un soldato che afferma di combattere per vendicare il cognato ucciso nel 1914, un secondo soldato che grida di voler vendicare la cugina stuprata nel 1944, ed un neonato che pensa che un giorno vendicherà suo padre morto nel 2014. Il disegno è un'arma di pace, contro tutti i fanatismi, se si vuole capirne il significato.