Salone del libro di Torino? L'anno prossimo pace con Milano. Lagioia ad Affari
Videointervista a Nicola Lagioia, direttore editoriale della trentesima edizione del Salone del Libro di Torino
"Il legame tra Milano e Torino è molto forte, è un'alleanza, e lo dimostra il fatto che alcuni eventi della Milanesiana si terranno a Torino e viceversa. E' l'esempio di come due territori possano collaborare tra loro". Ne è convinto Nicola Lagioia, lo scrittore pugliese premio Strega nel 2015, che quest'anno è direttore editoriale della trentesima edizione del Salone del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio al Lingotto Fiere.
Un'edizione, intitolata 'Oltre il confine' proprio per la sua internazionalità, che arriva a meno di un mese dalla fine di 'Tempo di Libri', la fiera milanese targata Aie che ha debuttato quest'anno.
In una videointervista al direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, a margine della conferenza stampa di presentazione della diciottesima edizione della Milanesiana, Lagioia parla anche del salone milanese conclusosi con risultati inferiori alle aspettative. "Per 'Tempo di Libri' stato il primo anno, ci sono ancora da rodare tutta una serie di aspetti, e comunque c'è un direttore bravissimo, Chiara Valerio. Forse il problema di quest'anno è che è stato il frutto di una rottura del mondo editoriale mentre dovrebbe essere il frutto di una concertazione: per molti editori due fiere in un mese costituiscono una spesa e una fatica difficili da affrontare".
"Per i prossimi anni quindi - conclude Lagioia - l'auspicio è che questi due saloni vivano nel segno dell'armonia e non dell'insana competizione. Competizione che non riguarda i direttori, che si stimano vicendevolmente e si vogliono bene, ma il mondo che li sovrasta. Io e Chiara Valerio cercheremo di essere quelli che spengono l'incendio e fanno fiorire entrambe le manifestazioni".