Cura di sé

Vinoterapia contro l'invecchiamento della pelle: ecco perché fa bene

Dalla saggezza popolare ai consigli medici, con un'avvertenza comune: il vino fa bene se bevuto con moderazione. Da alcuni anni pero' diventa anche elemento terapeutico. E la vinoterapia si sta diffondendo in Italia nelle zone con la piu' alta concentrazione di aziende vinicole. Al Lambrusco, al Chianti, al Merlot, si aggiunge ora anche l'aglianico irpino.

Nasce in provincia di Avellino il primo centro di vinoterapia in Campania che punta a sfruttare le proprieta' antiossidanti del vino nei trattamenti estetici. E' a Montefredane, nella "Tenuta Ippocrate", in un'area dove si concentra il maggior numero di vini DocG, Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Aglianico, che si sperimenteranno trattamenti da derivati delle uve e del vino.

"Con le innumerevoli proprieta' derivanti dalla vite, quali uva, foglie e vino - spiega il direttore medico scientifico di Tenuta Ippocrate Rocco Fusco - svilupperemo molteplici trattamenti di benessere. Per esempio, con i semi delle nostre pregiate uve, ricche di calcio e fosforo, ricaveremo un olio tonificante che purifica la pelle. Mentre, dalle foglie di vite, e' possibile estrarre un principio attivo che, spalmato sul corpo, aiuta a migliorare la circolazione del sangue".

Disintossicante, tonico, bioattivatore estetico, il vino puo' essere utilizzato per combattere l'invecchiamento della pelle. E la vinoterapia, gia' sperimentata in Toscana soprattutto, si e' rivelata particolarmente efficace nel combattere problemi di elasticita' e idratazione della pelle, aumentando la resistenza dei vasi sanguigni, migliorando la microcircolazione. "Con queste tecniche - spiega ancora Fusco - valorizzeremo il vino irpino non solo nella sua accezione classica, ovvero come risorsa di eccellenza del nostro patrimonio agroalimentare, ma anche, e per la prima,, nel suo aspetto terapeutico".