Economia

Acciai Speciali Terni in vendita, Arvedi e Marcegaglia possibili acquirenti

Dopo la conferma di AST sull'intenzione di voler vendere, arrivano i primi interessamenti all'acquisizione. In particolare, le italiane Marcegaglia e Arvedi

Acciai Speciali Terni: le italiane Marcegaglia e Arvedi hanno visitato gli stabilimenti di Ast, confermando l'interesse nell'acquisizione della società ternana

Sarebbero quattro le manifestazioni di interesse per l’Ast di Terni. In campo le italiane Arvedi e Marcegaglia, ma anche i coreani di Posco e i cinesi di Baosteel. I rappresentanti di Marcegaglia e di Arvedi hanno fatto visita a Terni rispettivamente il 20 e il 21 luglio scorso. I pretendenti stranieri avrebbero optato invece per una visita «virtuale», complice il Covid.

Le manifestazioni di interesse sono state formalizzate come richiesto prima del 28 luglio. Per quanto riguarda il valore del sito produttivo, si stima che si aggiri tra i 500 e i 700 milioni di euro. Entro fine ottobre i pretendenti dovranno decidere se trasformare le manifestazioni di interesse in offerte vincolanti. Entro Natale la società tedesca conta di individuare l’acquirente. A questo punto dovrà pronunciarsi l’Antitrust europeo.

Senza intoppi, la consegna delle chiavi all’acquirente avverrà in primavera. In tutta la partita, il convitato di pietra è il governo che potrebbe decidere, nel caso in cui a prevalere fosse un gruppo straniero, di esercitare la golden power. Il settore siderurgico è considerato strategico per il Paese anche se il Piano siderurgico nazionale annunciato a più riprese ancora non ha visto la luce. ArcelorMittal a Taranto e, più in piccolo, Jsw a Piombino, non hanno mantenuto le promesse di sviluppo all’ex Ilva e alla ex Lucchini.

Sul futuro di Ast vogliono certezze. E anche Thyssen Krupp sarebbe disposta a sacrificare qualcosa sul piano economico per avare un passaggio del testimone corretto e senza traumi. Tra l’altro il Gruppo tedesco continua a essere presente in Italia, la sua sede principale sarà a Copparo, in provincia di Ferrara, dove produce cingoli con il marchio Berco. Nella valutazione delle offerte vincolanti, oltre all’offerta economica, quindi avranno un peso non marginale il piano industriale e le garanzie sull’occupazione.