Economia

Alitalia, in fumo gran parte del prestito. Nazionalizzazione o crac

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Corsa contro il tempo per salvare Alitalia. Lunedì sera, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il commissario straordinario Giuseppe Leogrande è andato al ministero dello Sviluppo economico per incontrare il ministro Stefano Patuanelli e aggiornarlo sulla situazione della compagnia, ulteriormente aggravata dalla riduzione del traffico e dal calo delle prenotazioni e delle vendite, innescati dall'epidemia di coronavirus.

Da gennaio a febbraio la compagnia avrebbe già perso 170 milioni di euro. Aggiungendo marzo e le stime da impatto Covid-19, il rosso del primo trimestre si proietterebbe pericolosamente vicino a quota 300 milioni, così da erodere gran parte del prestito ponte da 400 milioni concesso lo scorso dicembre, liquidità che avrebbe dovuto sostenere la compagnia fino al 31 maggio prossimo. La parola liquidazione resta tabù, ma la conclusione è che l'ipotesi dei libri in tribunale si possa evitare solo con un intervento immediato da parte dello Stato.

Alla luce della situazione si è preferito posticipare l'uscita del nuovo bando di gara, che era atteso per il 29 febbraio. Potrebbe uscire nei prossimi giorni perchè è stato portato all'attenzione del ministro: portare comunque avanti la procedura e' importante per poter dire di aver provato il tutto per tutto. Ma ormai e' evidente che la soluzione e' quella della nazionalizzazione, attraverso un intervento diretto del Mef, che cerca una via condivisa con Mise e governo, vista la situazione straordinaria che si e' determinata.