Alitalia, l'errore fatale del corto raggio. Rumors: spunta Lufthansa
I voli domestici e non il lavoro, il grande errore di Alitalia. Manager, sindacati e politici devono vergognarsi
Dicono molti osservatori che uno tra i grandi errori manageriali dell'ultima Alitalia, quella di Ethiad, è stato ereditato dalla vecchia CAI: aver scelto di privilegiare le rotte domestiche . Non quindi il costo del lavoro in sé ( in linea col mercato), ma il corto raggio, con pochi passeggeri a bordo e bassi ricavi. Una scelta che ha portato nel 2016, considerato un buon anno per le compagnie aeree, un risultato negativo di oltre 600 milioni di euro.
ALITALIA DI MALE IN PEGGIO
SPUNTA LUFTHANSA/ Su una possibile vendita di Alitalia a Lufthansa "nessuna preclusione" anche se "le decisioni spettano agli azionisti. La palla è nelle loro mani". Lo dice il ministro dei Trasporti Graziano Delrio che aggiunge come l'intervento del governo "servirà ad evitare il fallimento. L' azienda verrà venduta al miglior offerente come sta accadendo con l'Ilva". "Ma se prima del referendum c' era la garanzia di una nuova ricapitalizzazione, ora - sottolinea - il rilancio diventa molto più complicato. Alitalia è indebolita dall' esito del referendum e i concorrenti non faranno regali". "Indietro non possiamo tornare. Qualcuno - osserva Delrio - si è convinto ci sarebbe stato l' ennesimo salvataggio pubblico. Lo dico chiaramente: non ci sarà". L'unico intervento per ora è quello contenuto nel decreto di correzione dei conti appena entrato in vigore che - ricorda il ministro - "mette a disposizione 300 milioni di garanzie pubbliche. La cifra a disposizione per far volare gli aerei è quella, se sarà necessario stanziare altro lo valuteremo. Ma ripeto: si tratterà solo di accompagnare l' azienda o parte di essa verso un altro azionista privato. Non si torna indietro, nemmeno nel peggiore degli scenari". |
L'Alitalia nazionalizzata aveva fatto male. CAI voluta da Berlusconi con la sua cordata di imprenditori ha fatto peggio ed Ethiad ha superato tutti in quanto a negatività. Negli ultimi anni questo scherzo, fra super manager come Roberto Colaninno e Luca Cordero di Montezemolo, scelte sindacali medioevali e politiche azzardate (l'offerta respinta di Air France) è costata al contribuente italiano un qualcosa come 8 miliardi.
PER ALITALIA NESSUNA IPOTESI DI NAZIONALIZZAZIONE
A fronte di questa situazione e dopo il il risultato del 67% di no del referendum sui 12.000 lavoratori tra impiegati, personale di terra, hostess e piloti il Governo a voce del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha riconfermato che 'esclude qualsiasi tipo di nazionalizzazione di Alitalia'. E pure la società ha comunicato l'impossibilità di ricapitalizzare avviando nel frattempo le procedure per il commissariamento. E a questo punto i sindacati si sono scatenati con le ipotesi più fantasiose e le motivazioni più inverosimili per pensare ad un nuovo salvataggio.
PER ALITALIA SINDACATI SCATENATI CON IPOTESI FANTASIOSE
La leader CGIL Susanna Camusso ha immaginato un intervento della Cassa Depositi e Prestiti, il bancomat del Governo. Altri sindacalisti hanno pensato ad improbabili sostegni da parte di aziende pubbliche quali Eni per i carburanti o Ferrovie, forse per 'sostituire' i voli . Solo un po' di cinema per nascondere, anche da parte loro, una buona parte di responsabilità. Altri hanno disegnato oscuri disegni dei poteri forti che vorrebbero in Europa solo compagnie tedesche, britanniche o francesi. La verità è che il mercato vuole compagnie solide e serie.
PER ALITALIA NESSUN AIUTO DA INTESA E UNICREDIT
Il commissario o i commissari nominati avranno da 2 a 24 mesi per trovare un acquirente, risanare la compagnia o pensare ad un prestito ponte. L'ultima ipotesi risulta essere alquanto improbabile, dato che dovrebbe essere alle stesse condizioni di mercato. Intesa e Unicredit non vogliono più perdere un euro. Ultimo ma non ultimo vale la pena ricordare che la nuova procedura straordinaria si aggiungerebbe alla seconda, attualmente in atto, e attiva per la bad company di CAI. Come andrà a finire? Con tutto il rispetto per i lavoratori e poiché l'ipotesi fallimento in Italia non è contemplata, arriverà prima o poi una nuova offerta, forse da Lufthansa. Probabilmente verrà rifiutata, in nome della solita italianità del piffero.
ALITALIA SULLE SPALLE DEI CONTRIBUENTI ITALIANI
E sulle spalle dei contribuenti ci saranno ancora gli aerei tricolori. In fondo manteniamo da anni Atac , l'azienda fallita dei trasporti di Roma, vogliamo non sostenere pure Alitalia? Le divise del personale sono molto più eleganti e tutti ce le invidiano...