Economia
Alla Maker Faire l’impegno di Eni sull’energia circolare
L’Ad di Eni Descalzi su energia circolare: “Siamo partiti dalle patatine fritte”
Stimolare il dibattito sull’economia circolare e mostrare l’impegno di Eni attraverso progetti concreti. Alla Fiera di Roma torna Maker Faire Rome - The European Edition e il cane a sei zampe non si tira indietro e per la quinta edizione partecipa con questi obiettivi al più grande evento di innovazione al mondo.
In uno spazio di oltre 600 mq messo a disposizione per Eni all’interno del Padiglione 6 è stato progettato, insieme allo Studio Carlo Ratti Associati, il modo per raccontare l’impegno dell’azienda sul tema dell’economia circolare attraverso: un ristorante circolare, che renda evidente come un gesto quotidiano, il corretto conferimento del rifiuto alimentare, possa diventare uno strumento concreto per ridurre gli sprechi e generare nuove risorse.
Partendo dalla vita quotidiana Eni mostra le tre tecnologie dell’azienda che hanno maggior impatto: la valorizzazione della frazione organica del rifiuto solido urbano; produzione del biodiesel da oli di frittura esausti; riciclo di poliestere per la produzione di polistirene espandibile destinato al settore dell’isolamento termico.
“Siamo partiti dalle patatine fritte” è l’esempio che l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, intervenendo in occasione di un dibattito alla Maker Faire. “L’olio in cui friggiamo le patatine è una delle cose più inquinanti, anzi è più di difficile controllo perché cosa ne facciamo generalmente? Lo buttiamo nel lavandino. Invece con le nostre tecnologie viene raccolto in quantità importanti e diventa una fonte di energia per il nostro sistema di raffinazione a Venezia, e in futuro a Gela. Certo si raccolgono quantità importanti ma non sufficienti. Si tratta di circa 300 mila tonnellate l’anno ma dovremmo averne molte di più. Avremmo bisogno di far nascere una nuova industria che faccia da tramite, capace di raccogliere, raffinare e certificare gli alti di frittura esausti in modo tale da venderli a noi che stiamo affinando le tecnologie per trasformare grassi vegetali e animali e rifiuti organici in biocarburanti".
Inoltre quest’anno Eni ha promosso l’international contest “Makeln’ Africa” con la volontà di individuare, supportare e diffondere la realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative a sostegno dell’accesso all’energia, di un’economia circolare e dell’efficienza energetica nel continente Africano che consentano di migliorare la qualità della vita.
Sono arrivati 33 progetti da 13 paesi africani e hanno riguardato, tra gli altri l’energia, l’educazione, l’urbanizzazione, la sanità, l’innovazione sociale, l’economia, l’agricoltura e i trasporti.