Arredamento, Italian Design Brands acquisisce Cenacchi International
A due anni dalla costituzione e dalle operazioni Gervasoni e Meridiani, IDB chiude la terza acquisizione portando il fatturato ad oltre 65 milioni
Italian Design Brands (IDB), il polo del design italiano nel settore dell’arredamento costituito da poco più di due anni da Private Equity Partners S.p.A. - fondata e controllata da Fabio Sattin e Giovanni Campolo - Paolo Colonna ed i fratelli Giovanni e Michele Gervasoni, supportati da un gruppo selezionato di investitori privati di alto livello, ha acquisito la maggioranza di Cenacchi International, noto marchio dell’arredamento di design di alta qualità specializzato nel settore "contract” ed in particolare nella realizzazione di arredamenti su misura per negozi, showroom, alberghi ed abitazioni di prestigio, con sede a Ozzano dell'Emilia (Bologna).
Con un fatturato 2016 di oltre 21 milioni di Euro e una solida redditività, Cenacchi International è riconosciuta nel proprio settore per la qualità delle sue realizzazioni e per l'alto livello di know-how tecnico, che mira a coniugare una finitura di livello artigianale - rappresentativa della tradizione del saper fare Italiano riconosciuta in tutto il mondo - con un approccio industriale ed organizzato che permette di affrontare, contemporaneamente ed in modo altamente affidabile e professionale, progetti di diversa natura e complessità, quantunque sempre collocati nella fascia alta del mercato. Pur essendo totalmente italiana, l’azienda esporta la maggior parte della propria produzione all’estero, collaborando con i più prestigiosi studi di architettura internazionali e avendo come clienti primari operatori del settore della moda e del lusso e soggetti privati molto selezionati per i quali arreda abitazioni di grande prestigio.
A seguito dell’operazione, gli attuali azionisti di Cenacchi International, ovvero Carl Christian Gherardi, Eugenia Cenacchi, Angelo Staffa e Marco Tassinari rimarranno azionisti e saldamente alla guida della Società, mettendo a disposizione la loro grande esperienza e conoscenza del settore, sia per consolidare al meglio e sviluppare il business della Cenacchi, che per contribuire all'espansione e ai risultati del gruppo IDB nel suo complesso, con particolare riferimento al segmento "Contract".
Da un lato, l’operazione apporterà al Gruppo IDB la competenza di gestione di progetti contract customizzati di alto livello in ambito retail, residenziale e luxury hotel. Dall’altro lato, Cenacchi beneficerà della struttura manageriale del gruppo IDB e delle sinergie con le attuali e future aziende del Gruppo.
Giorgio Gobbi, Amministratore Delegato di IDB, dichiara: “Il lusso richiede sempre più una iper personalizzazione in grado di coniugare suggestioni uniche con elementi di design; proprio per questo, l’acquisizione di Cenacchi ci consentirà di realizzare progetti su misura nel settore lusso, soddisfacendo le richieste di una domanda in continua evoluzione e, allo stesso tempo, di cogliere nuove opportunità di business”.
Carl Christian Gherardi, Presidente e CEO di Cenacchi International, commenta: “Sono molto felice ed orgoglioso che Cenacchi sia entrata a far parte del gruppo IDB, con cui si è già creato un clima d’intesa e di concretezza d’intenti. Questo ci consentirà di proiettarci in una nuova dimensione, capitalizzando al meglio il grande lavoro fatto in questi anni, ponendoci obiettivi ancora più ambiziosi e significativi, grazie anche alle professionalità qualificate e alle Società virtuose che fanno già parte del Gruppo IDB”.
Dopo quelle di Gervasoni e di Meridiani, per IDB si tratta della terza acquisizione, a due anni dalla sua costituzione, che porterà il fatturato consolidato oltre i 65 milioni di Euro, affermandosi di fatto come polo italiano dell’arredamento di design di alta qualità.
L’operazione è stata finanziata da Unicredit e assistita da: Marco Franzini (Eversheds Sutherland) e Rocco Rosa (Scorcelli, Rosa & Partners); Marco Valdonio (studio Maisto e Associati); Antonio Di Prima e Roberto Lazzarone (EY); Mauro Bussotti e Matteo Paggi di Translink Strempel & Co., in qualità di consulenti degli azionisti Cenacchi, e da Marco Leonardi (Gattai, Minoli, Agostinelli, Partners) in qualità di consulente di Unicredit.