Economia

AstraZeneca-Pfizer, la grande finanza di Wall Street dietro la sfida vaccini

di Marco Scotti

Altro che Big Pharma, a governare la guerra dei vaccini è la grande finanza di Wall Street: Vanguard, Blackrock e State Street i principali soci di Pfizer e J&J

Veniamo, infine, ad AstraZeneca. Costa meno degli altri (poco più di due euro a fiala) e garantisce una copertura – ma tutti i dati vanno verificati su un lasso temporale più ampio – inferiore agli altri tre. In molti hanno già avanzato il sospetto che lo stop imposto dall’Unione Europea (mentre la Gran Bretagna prosegue senza sosta e sta vaccinando anche i cinquantenni) abbia in realtà un retrogusto...finanziario.

In AstraZeneca, infatti, i tre giganti dell’asset management hanno delle quote piccole – poco sopra il 2,5% - che si spiegano soprattutto con l’esigenza di mettere un chip anche su un’azienda che ha le spalle meno coperte con un fatturato che è un quarto di quello di Pfizer e un ventesimo di quello d Johnson&Johnson. 

Un eventuale ribasso quindi non toglierebbe il sonno ai suoi azionisti. Men che meno alla Germania, che con BionTech alleato di Pfizer ha messo un piede in una partita gigantesca. Per non dire di un Macron che a fine gennaio aveva già deciso che Astrazeneca negli over 65 era pressoché inutile. Con tanti saluti alla speranza di ripartire rapidamente. Un errore che rischia di essere imperdonabile.