Economia
Auto, Stellantis ci dà un taglio: via 33.500 posti di lavoro. Il piano Usa
L'obiettivo di Stellantis è ridurre i costi per spingere gli investimenti nell'elettrificazione. Il sindacato UAW protesta "è una vergogna"
Usa, ecco il piano degli incentivi all’uscita saranno proposti a 33.500 lavoratori di Stellantis
Sempre come riporta firstonline.it, il programma di uscite volontarie e incentivate sarà proposto a 33.500 lavoratori a patto che abbiamo lavorato almeno 15 anni nell’azienda in determinati settori. I lavoratori interessati dal programma sarebbero 31.000 a paga oraria e 2.500 lavoratori dipendenti. Secondo alcuni analisti l’idea di incentivare l’esodo permetterebbe al Gruppo di effettuare tagli senza creare frizioni con i sindacati.
Nel 2023 Stellantis aveva già interrotto le sue operazioni in uno stabilimento di assemblaggio in Illinois a tempo indeterminato tagliando 1.350 lavoratori a causa dell’aumento dei costi di produzione di veicoli elettrici. Non sono solo gli stabilimenti Usa sotto pressione. In Italia, per esempio, lo scorso anno aveva stretto lo stesso accordo con i sindacati per l’uscita di 714 uscite volontarie incentivate. Secondo una nota della Fiom-Cgil negli stabilimenti di Cassino, Mirafiori, Enti Centrali, Pratola Serra, Termoli e Cento, per quest’anno sono previsti tagli per circa 1800 posti.
LEGGI ANCHE: Stellantis Fleet & Business Solutions al fianco dei clienti corporate
Usa, l'obiettivo di Stellantis è ridurre i costi e spingere sull’elettrificazione
Il piano di Stellantis di ridurre la forza lavoro negli Stati Uniti nasce dall’obiettivo di ridurre i costi puntando sempre di più sul suo processo di elettrificazione. Da due anni l’impegno di Stellantis verte sull’auto elettrica e questi tagli permetterebbero, così, ulteriori investimenti nel comparto. Il Gruppo si è impegnato ad investimenti per 35,5 miliardi di dollari entro il 2025 con focus in particolare sul mercato statunitense ed europeo.