Economia

Autostrade, pronta la cessione a Cdp: Benetton fuori entro la fine di aprile

Via libera alla cessione di Autostrade a Cassa Depositi e Prestiti. Per Atlantia proposti Bertazzo amministratore delegato e Massolo presidente

Autostrade, presentata la lista per il rinnovo del Cda per il triennio 2022-2024 in vista dell’assemblea del prossimo 29 aprile

Via libera al conto alla rovescia per la cessione di Autostrade a Cassa Depositi e Prestiti: il closing entro la fine di aprile. “Atlantia e il Consorzio Acquirente, formato da Cdp Equity, The Blackstone infrastructure partners emacquarie asset management, hanno confermato l'intervenuto avveramento di tutte le condizioni sospensive di cui al contratto di cessione della partecipazione detenuta da Atlantia in Aspi. Pertanto, il cambio di controllo si realizzerà entro il 30esimo giorno lavorativo successivo al 30 marzo 2022”.

Lo scrive il quotidiano Libero che specifica che nel frattempo, Sintonia, società che fa capo alla famiglia Benetton e che possiede il 33,1% del capitale di Atlantia, ha presentato la lista per il rinnovo del Cda per il triennio 2022-2024 in vista dell’assemblea del prossimo 29 aprile.

“Nella lista, composta da 12 membri, ci sono Carlo Bertazzo, per la conferma da parte del Cda in qualità di amministratore delegato, e Giampiero Massolo come candidato presidente. Gli altri nomi in lista sono: Maurizio Basile, Christian Coco, Anna Chiara Invernizzi, Maria Leddi, Andrea Mangoni, Valentina Martinelli, Gaia Mazzalveri, Jean Mouton, Elisabetta Ripa e Nicola Verdicchio", precisa il quotidiano.

"Da settimane, si faceva il nome dell’ex capo dei servizi segreti Giampiero Massolo, diplomatico di lungo corso e anche presidente dell’Ispi (Istituto per gli studi di politicainternazionale), per sostituire Fabio Cerchiai alla carica di presidente. Una personalità che vuole essere in forte discontinuità con il passato e che ora dovrà dare l’addio a Fincantieri”, continua Libero. Ma tra i componenti della lista spiccano anche le figure di “Elisabetta Ripa, ex amministratore delegato di Open Fiber, ex ceo di Telecom Argentina S.A., e di Andrea Mangoni, ex ad di Tim Brasile e oggi a capo di Do Value”, conclude il quotidiano.

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