Economia

Da Cazzullo a Grasso. E da Folli a Tarquini. Firme italiane sulla rivista di Banca Etruria

Una rivista dalla copertina patinata che poteva vantare ben 32 anni di storia. Con una tiratura "pesante" di tutto rispetto: le 20 mila di Etruria Oggi, il periodico della Banca Popolare dell'Etruria saltata per un buco da tre miliardi e che il governo ha salvato con un decreto, erano indirizzate infatti alla classe dirigente italiana. Un parco lettori che, come scrive Libero, poteva deliziarsi nel leggere pezzi delle firme del giornalismo italiano che compaiono spesso sulle prime del Corriere della Sera, di Repubblica o del Sole 24 Ore.

Qualche nome? Aldo Cazzullo, addirittura dato fino a poco tempo fa come probabile successore di Ferruccio de Bortoli alla direzione del quotidiano di via Solferino, Aldo Grasso, critico di punta dello stesso quotidiano di Cazzullo, come Franco Venturini, firma della politica estera. Il gruppo del CorSera ospitato sulle pagine di Etruria Oggi è nutrito, perché hanno scritto per il patinato organhouse della banca dove dal 2013 al 2014 ha lavorato anche il padre del ministro Maria Elena Boschi anche Silvia Vegetti Finzi e Salvatore Bragantini, ex commissario Consob ed editorialista del quotidiano edito dalla Rcs.

Al secondo posto, figura la squadra del Sole con Leonardo Maisano, corrispondente da Londra del giornale della Confindustria, Andrea Gennai, anche autore del blog Meteo Borsa e Stefano Folli, ex direttore del Corriere, passato poi al Sole e a Repubblica come editorialista politico. Dal quotidiano di De Benedetti, proviene anche Andrea Tarquini, corrispondente dalla Germania che firma la copertina numero 90 nel dicembre 2014, con uno speciale sulla Lego. Poi ci sono anche firme della Stampa e della Rai ed economisti come Giacomo Vaciago e Loretta Napoleoni, che scrivono anche sul Sole e sul Fatto.

Insomma, una prestigiosa selezione del giornalismo tricolore che però, stando ai verbali delle assemblee di PopEtruria, ha contrariato più di qualche piccolo azionista. Sicuramente non per i bassi costi....