Economia

Banca Generali, su i profitti e ricavi nell'anno del Covid. Dividendo di 3,3€

La cedola verrà verrà pagata in due tranche: 2,7 euro per azione dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 e 0,6 euro per azione dal 15 gennaio al 31 marzo 2022

Disco verde di Banca Generali ai conti preliminari 2020 che vedono un utile netto "sui massimi nonostante oneri straordinari non-operativi" a quota 274,9 milioni (+1%), ricavi totali a 617,6 milioni (+7%) e masse totali a 74,5 miliardi (+8%). La raccolta netta 2020 si e' attestata a 5,9 miliardi (+14%) mentre quella di gennaio 2021 e' arrivata a quota 393 milioni (dai 438 milioni di gennaio 2020). Il cda ha anche proposto all'assemblea un dividendo di 3,3 euro per azione con pay-out al 70,5% sugli utili cumulati 2019-2020.

Esso, se verra' confermato dai soci, verra' pagato in due tranche: 2,7 euro per azione dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 e 0,6 euro per azione dal 15 gennaio al 31 marzo 2022. Per quanto riguarda l'evoluzione prevedibile della gestione, la banca si presenta 'nell'ultimo anno del proprio piano triennale con la forza e la consapevolezza di avere alla propria portata il raggiungimento di tutti i target piu' importanti presentati', conclude una nota.

Una nota della societa' sottolinea come l'analisi dei profitti nella componente ricorrente (158,8 milioni, +6,9%) conferma la "solidita' della crescita grazie all'efficacia delle numerose iniziative per la diversificazione dell'offerta prodotti e dei servizi, oltre alla consueta efficienza gestionale capace di contenere la base costi". Cio' mentre il margine di intermediazione e' aumentato a 617,6 milioni (+6,9%) grazie all'incremento del margine finanziario (109,6 milioni, +24,3%) e delle commissioni ricorrenti (366,3 milioni, +7,0%) mentre il contribuito delle commissioni variabili (141,8 milioni, -3,8%) e' leggermente sceso dai massimi dello scorso anno.

L'utile netto del quarto trimestre del 2020 e' stato pari a 79,1 milioni (+4%) in leggera crescita rispetto al risultato dello scorso anno "nonostante il minor contributo delle commissioni variabili (41,3 milioni, -19%) e un significativo innalzamento del carico fiscale (+4,2 punti percentuale). Il risultato rappresenta uno dei migliori trimestri nella storia della banca ed e' stato sostenuto da una netta accelerazione delle voci di ricavo ricorrente e in particolare dal margine d'interesse". Per quanto riguarda i dividendi, "in linea con le raccomandazioni delle autorita' bancarie competenti, il cda ha deciso di non procedere al pagamento della seconda tranche del dividendo 2019, pari a 0,3 per azione".

Cio' nonostante, Banca Generali "conferma l'importanza di perseguire la politica di dividendi su cui si e' impegnata con investitori istituzionali e retail in sede di presentazione del piano strategico triennale 2019-21". In questa ottica e "tenendo in considerazione il forte rafforzamento patrimoniale della banca nel corso del 2020, la significativa espansione dei risultati commerciali e non da ultimo i risultati economico-finanziari, Banca Generali ribadisce pienamente il suo piano di dividendi anche nell'attuale contesto economico-finanziario".

Dunque il cda ha deliberato di presentare all'assemblea la proposta di distribuire dividendi cash per 385,6 milioni, pari a 3,30 per azione (al lordo delle ritenute di legge) per ognuna delle 116.851.637 azioni emesse e corrispondenti ad un pay-out del 70,5%, calcolato sugli utili cumulati consolidati degli esercizi 2019 e 2020. Il calcolo tiene conto dell'annullo delle due tranche di dividendi deliberati a valere sull'esercizio 2019 per un importo di 216,2 milioni di euro a seguito delle raccomandazioni della Bce e Banca d'Italia emanate nel corso del 2020.

Infine, i ratio patrimoniali consolidati di fine periodo sono stati calcolati al netto della proposta di distribuire 3,30 per azione (al lordo delle ritenute di legge) e si attestano al 17,1% a livello di CET1 e al 18,4% a livello di Total Capital Ratio, dunque su livelli ampiamente superiori ai requisiti richiesti dalle autorita' bancarie. Si precisa, conclude la banca, che la distribuzione del dividendo di 3,3 per azione comporta una riduzione di 10,5 punti percentuali dei ratio patrimoniali di fine 2020. 

'Un risultato molto solido. In un anno cosi' complesso caratterizzato dall'emergenza sanitaria e dalla crisi economica siamo stati in grado di stare ancor piu' vicini ai clienti e proteggere al meglio i patrimoni come si evince dai picchi di masse, flussi di raccolta e risparmi sotto advisory evoluta", ha commentato il Ceo Gian Maria Mossa, sottolineando anche che "nonostante gli oneri straordinari ed aliquota fiscale piu' elevata, ci lasciamo alle spalle il miglior anno nella storia della banca e ci presenteremo agli azionisti in assemblea con una proposta di dividendo importante, confermando un modello di business basato su crescita sostenibile e creazione di valore per i nostri azionisti".

"Siamo entrati nell'ultimo anno di piano triennale convinti di rispettare i target prefissati ed in molti casi di superarli, forti della costante crescita nella diversificazione dei ricavi e nella forza della leva operativa, con asset in crescita e costi sotto controllo. A prescindere dalle incognite dalla pandemia, l'attenzione che ci giunge da tanti professionisti interessati a valorizzare le proprie competenze nel private e nel wealth management e la forte domanda di consulenza dalla clientela, ci fanno guardare con ottimismo al 2021', ha concluso il manager in una nota.