Economia

Banca Ifis: aggiorna le Guidance 2020 stimando un utile tra 50 e 65 milioni

Giulia Ghirardi

Banca Ifis, risultati 2020: business resiliente (utile netto di 37 milioni) e posizione patrimoniale in miglioramento (+11,58% del CET1) nonostante il Covid

Luciano Colombini, Banca Ifis: "Chiudiamo in utile il primo semestre 2020 rafforzando il patrimonio e accelerando negli investimenti. Banca Ifis ha confermato la validità̀ della propria strategia e solidità̀ finanziaria in un contesto macroeconomico che non ha precedenti"

Con queste parole l'Amministratore Delegato di Banca Ifis commenta i risultati finanziari del primo semestre 2020 approvati dal Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi e presieduto dal Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio.

Nei primi sei mesi del 2020 la Banca registra un utile netto di 37 milioni di euro, al netto di rettifiche e svalutazioni per 36 milioni di euro (pre tasse) per effetto del Covid-19; migliora la posizione patrimoniale con aumento del CET1 a 11,58 %, in rialzo di 62 punti base rispetto al 31 dicembre 2019; dimostra un forte sostegno alle PMI: richieste a luglio oltre 18.000 moratorie, il 98% approvate; Npl: da gennaio a luglio acquisiti 1,3 miliardi di euro in linea con il piano strategico; infine Banca Ifis registra una forte spinta all'innovazione accelerando gli investimenti digitali e operativi.

Banca Ifis aggiorna, in oltre, la Guidance per il 2020 in uno scenario macroeconomico condizionato dall’incertezza sull’evoluzione del Covid-19 e dalla velocità della ripresa delle attività produttive. I risultati economici e finanziari del Gruppo saranno infatti strettamente legati all’evoluzione del contesto economico. Nell'ipotesi di una progressiva stabilizzazione del contesto macroeconomico, il supporto dei Governi e delle Banche centrali all’economia, l’assenza di ulteriori periodi di lockdown, la gestione proattiva dei nuovi casi di Covid-19 e, da settembre, l’operatività a pieno regime dei tribunali, Banca Ifis stima di raggiungere un utile di esercizio 2020 compreso tra 50 e 65 milioni di euro, includendo la contabilizzazione del badwill di Farbanca.  Il margine di intermediazione dovrebbe essere compreso tra 420 e 440 milioni di euro e le rettifiche di valore per il rischio di credito tra 85 e 100 milioni di euro.

"Il primo semestre ha confermato la validità̀ della strategia e la solidità̀ finanziaria di Banca Ifis, in un contesto macroeconomico che non ha precedenti. Nell’anno della pandemia di Covid-19, uno dei peggiori degli ultimi decenni, Banca Ifis chiude il primo semestre in utile, rafforzando il proprio patrimonio e accelerando negli investimenti" - spiega Luciano Colombini, Amministratore Delegato di Banca Ifis - "La Banca, anche in questa difficile congiuntura, ha dimostrato una notevole capacità di resilienza grazie alla specificità del suo business model basato, sul fronte Imprese, sull’erogazione di forme di credito principalmente a breve termine e, lato Npl, sulla definizione di piani di rientro sostenibili, con una durata media di circa 7 anni.  Ci terrei a evidenziare come nel semestre, nonostante l’incertezza macroeconomica, Banca Ifis ha accelerato l'innovazione e la trasformazione digitale del business e del modello operativo e, rispetto alle previsioni di inizio anno, prevede di aumentare gli investimenti in digitalizzazione.  In questi mesi, il Gruppo non ha mai smesso di operare con efficienza e fiducia. In pieno lockdown abbiamo concluso un deal strategico acquisendo il 70,77% di Farbanca, un’operazione che consentirà, grazie alle sinergie con Credifarma, di creare un polo leader nei finanziamenti alle farmacie; inoltre, a fine giugno, abbiamo realizzato un importante progetto di rebranding che permetterà di migliorare il posizionamento della Banca e comunicare al meglio le attività e i prodotti del nostro business. Inoltre, abbiamo diversificato la raccolta esportando la nostra offerta di conti deposito sul mercato del risparmio tedesco, grazie a un accordo con la fintech Raisin.

Sul fronte Commerciale, abbiamo assicurato il nostro supporto alle imprese, approvando più del 98% delle oltre 18.000 richieste di moratorie pervenute. Abbiamo siglato un importante accordo con la BEI per finanziare e sostenere le PMI impattate dal Covid-19. Una misura, quest’ultima, che si somma alle numerose attività e servizi messi in campo dalla Banca sia durante il lockdown che nella più difficile fase di ripresa delle attività produttive. Sul fronte degli Npl, in linea con quanto previsto nel piano strategico, da gennaio a luglio abbiamo rilevato 1,3 miliardi di euro di crediti non performing e attualmente stiamo partecipando a 15 processi di cessione per un controvalore nominale di circa 1,9 miliardi di euro. Gli acquisti finalizzati in questi mesi, offriranno un buon contributo alla redditività della Banca nei prossimi due anni, grazie a un’attività di recupero proattiva e diversificata".  

"Lo scenario che abbiamo davanti resta incerto" - conclude Luciano Colombini con parole di speranza guardando al futuro - "Tuttavia, assumendo la progressiva stabilizzazione del contesto macroeconomico e l’assenza di ulteriori periodi di lockdown, per l’esercizio 2020 stimiamo di raggiungere un utile netto compreso tra 50 e 65 milioni di euro. Infatti, per il secondo semestre, anche alla luce dei recuperi realizzati a luglio, pari a 25 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di medi mensili del secondo trimestre, ci aspettiamo un progressivo miglioramento del Settore Npl, che dovrebbe tornare a pieno regime nell’ultimo trimestre dell’anno. La qualità del credito del Settore Commercial & Corporate Banking dipenderà dalla velocità della ripresa economica e potrebbe essere impattata dalla fine delle moratorie. Rimango comunque positivo sulla nostra qualità dell’attivo: i nostri crediti commerciali, pari a 5,2 miliardi di euro, includono circa 800 milioni di euro di crediti verso la pubblica amministrazione. Il rimanente portafoglio è ben diversificato in termini di dimensioni, settore e imprese".