Economia

Banco Bpm, non solo il blitz di Agricole: Axa punta sul business assicurativo

L'ingresso del Credit Agricole nel capitale dell'ex popolare guidata da Giuseppe Castagna riapre il risiko: ora spunta anche il progetto di Axa

Banco Bpm, Axa sarebbe interessata a comprare una quota di maggioranza del business assicurativo dell'ex popolare valutato circa 1,5 miliardi 

La mossa a sorpresa del Credit Agricole su Banco Bpm che, con una quota del 9,2%, è diventato il primo azionista della banca di piazza Meda guidata da Giuseppe Castagna, riapre il risiko, alimentando diverse ipotesi. Lo scrive il Corriere della Sera che sottolinea come la banca francese punterebbe davvero a “consolidare la relazione strategica e di lungo termine” con Bpm, però “a far scattare l’incursione nel capitale, con un investimento tra i 400 e i 500 milioni, muovendo direttamente dalla Francia attraverso la capogruppo, sarebbe stata la discesa in campo di Axa".

Il gruppo leader delle assicurazioni con sede a Parigi, sarebbe infatti interessata a comprare una quota di maggioranza del business di Banco Bpm, valutato circa 1,5 miliardi.  “Scadute le attuali partnership con Cattolica e Covea, si legge sul Corriere della Sera, la banca guidata da Giuseppe Castagna avrà rilevato le quote nelle joint venture sulle polizze”.

Secondo l'agenzia di stampa internazionale Bloomberg la trattativa sarebbe in fase preliminare e l’intervento dell’Agricole potrebbe ora scoraggiare Axa. Sembra invece sfumare l'ipotesi di un ritorno in campo di Unicredit. Lo scorso febbraio infatti, ricorda il quotidiano di via Solferino, Orcel ha abbandonato l’Opa su Bpm, in seguito alla fuga di notizie che, facendo volare il titolo della banca milanese, ha reso troppo costosa l’operazione. Il no di Orcel al Montepaschi Mps si dice abbia irritato non poco il Tesoro, primo azionista della banca senese con il 64%.

Anche se, come ricostruito da fonti interpellate da Affaritaliani.it pochi giorni fa, a seguito del blitz dell'Agricole su Banco Bpm, il numero uno di piazza Gae Aulenti, definito il Rolando dei banchieri, non ha totalmente abbandonato il dossier Montepaschi. Ci sarebbe infatti ancora spazio per una possibile operazione di M&A, qualora si presentassero le "condizioni ottimali". 

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