BankItalia, arriva la retromarcia (parziale) di Renzi

"Se Gentiloni e Mattarella confermeranno Visco a Bankitalia non sarà una sconfitta per me perché io non ho fatto una questione di nomi. Abbiamo detto che la Vigilanza non ha fatto granchè, Quirinale e governo avranno sempre il rispetto del Pd". Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi, parlando in collegamento da Vasto durante la registrazione di 'Otto e mezzo' su La7.

Matteo Renzi non sa spiegare il motivo del sostegno raccolto in queste ore da Ignazio Visco. Durante 'Otto e mezzo', il leader Pd risponde così quando gli viene chiesto come mai, secondo lui, il governatore della Banca d'Italia abbia riscosso tanto appoggio. "Posso essere sincero? La penso come lei, è una domanda che mi sono fatto anche io". "Parliamoci chiaramente - ha aggiunto - questa vicenda ha suscitato un putiferio su una mozione parlamentare. Qualcuno ha detto che è un'ingerenza, vada a vedere cosa diceva prodi nel 2005 su Fazio o cosa dicevano Bersani e Casini nel 2011, quando si trattava di rinnovare dopo che Draghi era diventato presidente della Bce. Da sempre la politica discute, non togliendo le funzioni al presidente del Consiglio".

M5s "non è credibile" quando parla di banche, il Movimento sa solo "fare slogan", basta guardare quello che è successo a Torino. Lo ha detto Matteo Renzi parlando a 'Otto e mezzo'. "M5s non è credibile. Quando abbiamo proposto di togliere il potere dei politici dalle banche popolari, loro hanno votato contro. Quando abbiamo proposto di cambiare le regole del credito cooperativo per difendere i risparmiatori... Persino quando si è trattato di mettere un tetto allo stipendio dei manager pubblici". Per Renzi "5 stelle è bravo a fare gli slogan sui sociale, ma poi quando si tratta di governare, persino a Torino - dove c'è quella brava - hanno - da quello che sembra - falsificato il bilancio perché non riuscivano a chiudere i conti. Non gestiscono un bilancio, figuriamoci se possono gestire la finanza internazionale".

Renzi: mio passo indietro? Politica non è gioco di ruolo

Matteo Renzi non prende in considerazione l'idea di un passo indietro per aiutare la costruzione di un'alleanza di centrosinistra, parlando a 'Otto e mezzo', il leader Pd ha risposto così quando gli è stato chiesto di commentare questa ipotesi: "Non penso la politica possa essere un gioco di ruolo, dove se tu ti sposti e il candidato è un altro allora va bene, oppure se metti insieme tanti cognomi le cose cambiano. Io penso che tu ti devi mettere assieme su delle idee. Io penso che il centrosinistra abbia tutte le carte in regola per mettersi d'accordo su alcuni punti".

Renzi: larghe intese? No, col 40% vince centrosinistra

Matteo Renzi punta a vincere con una coalizione di centrosinistra e, dunque, non prende in considerazione larghe intese dopo le prossime elezioni. Il leader Pd lo ha detto parlando a 'Otto e mezzo'. "Io penso proprio di no, secondo me dopo le elezioni - se va in porto il Rosatellum - se uno prende il 38%-40% vince tutto. E io sono convinto che noi quel 40% lo prenderemo con una coalizione seria e larga, di centrosinistra. Almeno lo spero".