Economia
Bankitalia vede grigio sulla crescita: con stop totale del gas russo Pil a -1%
Secondo via Nazionale un'interruzione permanente dei flussi di materie prime energetiche da Mosca comporterebbe un ulteriore calo del Pil italiano
Ma non solo incertezza economica e corsa inflattiva, a pesare sullo scenario anche l'incognita delle forniture energetiche russe. In uno scenario avverso, caratterizzato da un’interruzione permanente dei flussi di materie prime energetiche dalla Russia, secondo Bankitalia il Pil italiano si ridurrebbe di circa l’1 per cento sia nel 2023 sia nel 2024 e rimarrebbe poco più che stagnante nell’anno successivo. L’inflazione al consumo salirebbe ulteriormente, avvicinandosi all’11 per cento nel 2023, per poi scendere progressivamente, riportandosi al 2,0 per cento nel 2025. E' quanto si legge nelle Proiezioni macroeconomiche per l'economia italiana della Banca d'Italia.
In tale scenario via Nazionale ipotizza che la riduzione nell’offerta di materie prime energetiche comporti un forte aumento delle loro quotazioni sui mercati internazionali, una maggiore incertezza, in particolare nei mesi invernali del 2023 e del 2024, e un marcato indebolimento del commercio mondiale. In questo caso, sottolinea via Nazionale si determinerebbero necessità di razionamento dei consumi di energia per uso industriale, la cui entità sarebbe tuttavia limitata dall’elevato livello delle scorte, dai risparmi nel consumo di energia e dall’ulteriore progressiva sostituzione delle importazioni dalla Russia con altre fonti.
A tali sviluppi, derivanti principalmente dal conflitto in Ucraina, si assocerebbe anche un più accentuato irrigidimento delle condizioni di offerta dei finanziamenti, che discenderebbe dal peggioramento della qualità del credito in un contesto caratterizzato da un deterioramento dell’attività economica e da condizioni dei mercati finanziari più sfavorevoli. Lo scenario comunque, precisa Palazzo Koch, non tiene conto di ulteriori misure di politica economica che potrebbero essere adottate per mitigare gli sviluppi sfavorevoli determinati dal materializzarsi dei fattori di rischio esaminati.