Bce, Draghi riduce il Qe a 30 miliardi al mese fino a settembre 2018 o "oltre"
La Bce ha ridotto il Qe dagli attuali 60 miliardi a 30 miliardi a partire da gennaio, "estendendone la durata di 9 mesi, fino a settembre del 2018"
Il direttivo della Bce ha ridotto il Qe, il programma mensile di acquisti, avviato nel marzo del 2015, dagli attuali 60 miliardi a 30 miliardi, a partire da gennaio, "estendendone la durata di 9 mesi, fino a settembre del 2018 e anche oltre se necessario". La precedente riduzione era stata decisa a dicembre del 2016, da 80 a 60 miliardi al mese, e la sua durata era stata prolungata fino a dicembre di quest'anno e "anche oltre se necessario".
In ogni caso, il programma di acquisti andra' avanti "finche' il direttivo non riscontrera' un durevole aggiustamento dell'andamento dell'inflazione in linea con il suo obiettivo" di un incremento dell'indice dei prezzi al consumo prossimo al 2%. Il portavoce dell'Eurotower ha anche ribadito che, "se l'outlook dovesse diventare meno favorevole o se le condizioni finanziarie non dovessero essere piu' coerenti con l'obiettivo del target di inflazione, il direttivo della Bce e' pronto a incrementare il programma di acquisti, in termini di entita' e durata".
La Bce inoltre precisa che l'Eurosistema reinvestira' i soldi incassati dalla maturazione delle attivita' acquistate in base al programma "per un'esteso periodo di tempo dopo la fine degli acquisti e in ogni caso tanto a lungo quanto necessario". Cio', aggiunge l'Eurotower contribuira' "sia a favorevoli condizioni di liquidita' sia a un appropriato orientamento di politica monetaria". Infine, la Bce fa sapere che le aste di liquidita' a un giorno e le operazioni di rifinanziamento a tre mesi "continueranno a essere condotte con procedura d'asta a tasso fisso e a piena aggiudicazione per tutto il tempo che sara' necessario" e almeno fino "al 2019", lasciando dunque illimitata la liquidita' a disposizione delle banche.
Il direttivo della Bce ha poi lasciato invariati i suoi tassi d'interesse principali. Il 'refi', il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, resta a quota zero, mentre il tasso sui depositi, cioe' quello che le banche pagano per depositare i loro fondi a Francoforte, rimane negativo a -0,40%. Invariato anche il tasso marginale a +0,25%.
Bce, Draghi: ripresa solida e non escludo sorprese positive
La ripresa dell'Eurozona "resta solida e ampiamente diffusa" Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, che non esclude "possibili ulteriori sorprese positive".
Bce, Draghi: serve ancora politica monetaria molto espansiva
"Affinche' l'inflazione di base continui a rafforzarsi e sostenga lo sviluppo nel medio termine occorre un ampio grado di politica monetaria accomodante". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi.
BORSE EUROPEE ACCELERANO DOPO DECISIONE BCE SU QE. GIU' LOSPREAD
Le borse europee accelerano al rialzo dopo la riunione del consiglio direttivo della BCE. L'euro è subito scivolato a 1,1754 nei confronti del dollaro. Londra segna un rialzo dello 0,50% a 7.484 punti, Francoforte dello 0,59% a 13.029, Parigi dello 0,84% a 5.420 e Milano dell'1,15% a 22.709.
Si stringe lo spread tra BTp e Bund dopo gli annunci della Bce sul dimezzamento degli acquisti mensili del Qe da gennaio e il prolungamento degli acquisti a settembre 2018 o oltre se necessario. Il differenziale tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005274805) e i titoli tedeschi e' indicato a 151 punti base dai 152 misurati prima degli annunci e i 156 dell'apertura, in linea con la vigilia. Il rendimento dei decennali italiani scende sotto il 2%, all'1,99%, dal 2,02% prima della Bce e il 2,05%