Economia

Bce e Wall Street trainano le Borse. Piazza Affari in rialzo coi bancari

Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude in calo a quota 247 punti, con il rendimento del decennale al 2,04%

L'intervento della Bce, che accettera' anche i titoli 'junk' come garanzie nelle operazioni rifinanziamento, insieme alla speranza che per il mercato del lavoro statunitense l'impatto peggiore della pandemia di coronavirus sia ormai alle spalle, hanno sostenuto i listini azionari mondiali.

Gli investitori attendono ora l'esito del vertice Ue chiamato a stabile le misure economiche comuni da mettere in campo per contrastare l'effetto Covid. A Piazza Affari il Ftse Mib e' salito cosi' dell'1,47%, mettendo a segno la migliore prestazione tra i listini del Vecchio Continente. Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude in calo a quota 247 punti, con il rendimento del decennale al 2,04%. 

Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, la mossa della Bce ha naturalmente sostenuto le banche, con Mediobanca in rialzo del 6,37% e Intesa Sanpaolo del 3,45%. In evidenza Atlantia (+8,04%) grazie alle indiscrezioni che danno ormai per vicina una soluzione al braccio di ferro con il Governo sulla concessione autostradale. I realizzi hanno invece frenato Diasorin (-3,58%).

Nel resto del listino, Inwit ha perso l'8,67%, avvicinando il prezzo a cui Tim e Vodafone hanno venduto ciascuna il 4,3% del capitale. Sul mercato dei cambi, euro/dollaro poco mosso a 1,0827 (1,0828 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 116,60 yen (116,77), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 107,67 yen (107,84). In forte recupero il prezzo del petrolio, i cui corsi rimangono estremamente volatili: il future giugno sul Wti sale del 29,39% a 17,83 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent guadagna l'11,39% a 22,69 dollari. 

A Milano il Ftse All Share ha terminato la giornata a +1,3%. Rialzi vicini al punto percentuale per Francoforte (+0,95%), Londra (+0,88%) e Parigi (+0,89%). Tornando ai titoli di Piazza Affari, gli acquisti hanno premiato anche Cnh Industrial (+5,87%), Finecobank (+5,48%), Stmicroelectronics (+4,73%), Leonardo (+4,7%), Tenaris (+3,97%), Unipol (+3,66%), Fiat Chrysler Automobiles (+3,52%) e Telecom Italia (+3,37%).

I titoli energetici hanno approfittato del rimbalzo del greggio (Eni +1,49%), mentre hanno chiuso sotto la parita' Moncler (-1,02% dopo i conti), Snam (-1,43%), Amplifon (-2,21%) e Italgas (-2,48%). Nel resto del listino, Inwit ha reagito immediatamente alla notizia che Tim ha venduto 41,7 milioni di azioni della societa' (pari al 4,3% del capitale) a 9,60 euro per azione.

La stessa quota e' stata venduta da Vodafone, con un aumento del flottante di Inwit di piu' di un terzo. Tim e Vodafone, che 'intendono mantenere il controllo congiunto e paritario nella societa'' hanno mantenuto quindi il 33,2% ciascuno. Male anche Caltagirone (-9,46%) e Gequity (-12,14%), mentre si sono messi in luce Nvp (+16,67%), Risanamento (+15,8%) e Astaldi (+15,25%).