Economia
Bce: “La crescita proseguirà nel 2023". Calo record nella domanda di prestiti
La Bce conferma il trend in crescita del Pil Ue nel secondo trimestre
Era una tempesta annunciata, già a marzo infatti il report della Banca d’Italia (”Banche e moneta: serie nazionali”) rilevava che i tassi di interesse sui mutui erogati - comprensivi del TAEG - si attestassero al 4,36%, in aumento dello +0,24 punti percentuali in un solo mese e oltre il doppio rispetto a marzo 2022 (2,01%). In proposito Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc), aveva commentato: “Una pessima notizia! Rispetto a marzo 2020, quando erano 1,72, i tassi sono aumentati del 153.5%".
I prossimi incontri di giugno, luglio e settembre del board guidato da Lagarde saranno cruciali per la stretta al credito nel vecchio continente. Considerando tutte le variabili dunque - ha dichiarato De Guindos: “la normalità risiede ancora in aumenti del costo del denaro, con il tasso di interesse di riferimento che potrebbe arrivare al 4,50% a fine settembre. Sebbene l’incremento di un quarto di punto venga considerato un passo più “colomba” che “falco”, è innegabile che sarebbe comunque un percorso aggressivo importante per l’Eurozona”.
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Bce: ”Inflazione troppo alta da tempo e crollo dei mutui, il peggiore degli ultimi 20 anni”
L’inflazione complessiva ha registrato una riduzione negli ultimi mesi, sebbene le pressioni di fondo sui prezzi rimangano intense, rileva la banca centrale europea. Al contempo, i passati incrementi dei tassi di interesse si stanno trasmettendo con vigore alle condizioni monetarie e di finanziamento nell’area dell’euro.