Economia
Bce: nel 2023 Pil in crescita del solo 0,1%, sale l'inflazione

Stime che riflettono un'economia globale più debole e una politica monetaria più restrittiva
Il calo del Pil è attribuito alle pressioni sui prezzi dell'energia e l'inflazione che colpisce il potere d'cquisto delle famiglie
Secondo la Banca centrale europea (Bce), che ha letto le stime riviste al ribasso emesse dal sondaggio dei previsori professionali, l'economia dell'Eurozona dovrebbe registrare una crescita negativa tra il terzo trimestre del 2022 e il primo trimestre del 2023 con un calo cumulativo dello 0,7% e poi riprendersi modestamente nel corso del prossimo anno, chiudendo con un modesto +0,1%. Le aspettative di crescita a più lungo termine sono state riviste al ribasso marginalmente all'1,4%.
Dice la nota: "Il calo stimato per fine 2022 e inizio 2023 è attribuito alle continue pressioni elevate sui prezzi dell'energia, all'inflazione che colpisce il potere d'acquisto delle famiglie, a un'economia globale più debole e a una politica monetaria più restrittiva".
Dal sondaggio emerge un rialzo delle aspettative sul tasso di disoccupazione aumentate tra 0,1 e 0,4 punti percentuali. Il profilo del futuro tasso di disoccupazione nell'Eurozona vede un aumento al 7,1% previsto nel 2023 e un graduale calo successivamente al 6,6% entro il 2027.
Queste, invece, le previsioni della Bce riguardo all'inflazione nel periodo 2022-24: si stima la crescita dei prezzi all'8,3% quest'anno, all'5,8% il prossimo e al 2,4% nel 2024 con un incremento rispettivamente di 1,0, 1,2 e 0,3 punti percentuali rispetto alla precedente indagine. Le revisioni al rialzo riflettono principalmente una combinazione di prezzi più elevati dell'energia e dei prodotti alimentari, ma anche il loro trasferimento ad altri prezzi e una maggiore crescita prevista per le retribuzioni. Le aspettative di inflazione a più lungo termine (per il 2027) sono rimaste invariate in media al 2,2%.