Economia

Bce terrà conto delle ricadute belliche. Largarde pronta a riarmare il bazooka

Il capo della Bce: l'istituto è in grado di sviluppare nuovi strumenti per garantire che il mercato non si frammenti durante la normalizzazione monetaria

Lagarde: la Bce ha "spazio extra" prima dell'aumento tassi

Nuovi strumenti di politica monetaria per garantire che il mercato del credito dell'eurozona non si frammenti anche nel momento in cui vengono progressivamente rimosse le misure espansive e attenta analisi dell'impatto futuro della guerra sulla congiuntura economica nell'elaborazione delle proprie decisioni sulla politica monetaria. Intervenendo a Francoforte alla conferenza "The ECB and Its Watchers XXII", il presidente della Bce Christine Lagarde ha tranquillizzato operatori e cancellerie sulla gradualità della normalizzazione monetaria mentre in Ucraina continuano i bombardamenti di Mosca su Kiev e le sanzioni Nato iniziano a sortire i propri effetti sull'economia russa e a cascata su quella del Vecchio Continente.

Bce, il capo economista Lane stima un calo dell'inflazione core con la stabilizzazione dei prezzi dell'energia/ Buona parte dell'inflazione sottostante nella zona euro è dovuta agli alti prezzi energetici e probabilmente calerà nel corso del tempo, in linea con l'andamento dei prezzi del carburante. Lo ha detto il capo economista della Bce Philip Lane. "Un punto percentuale dell'inflazione dei beni potrebbe essere attribuibile a fattori che riteniamo temporanei", ha spiegato l'economista. "L'inflazione core è ora oltre il 2%, ma abbiamo motivi per prevedere che calerà a causa di questi effetti di stabilizzazione". Lane ha aggiunto che circa 80 punti base dell'inflazione sottostante sono dovuti esclusivamente allo shock dei prezzi energetici.

"I futuri adeguamenti dei tassi, quando arriveranno, saranno graduali", ha aspiegato infatti la Lagarde, sottolineando come il consiglio direttivo intenda informare la propria strategia sulla base dei tre principi dell'opzionalità, della gradualità e della flessibilità. Riguardo al primo principio, la numero uno dell'Eurotower ha sottolineato come questo significhi che la Bce adotta un approccio "condizionale" alla normalizzazione della sua politica, ovvero è pronta a reagire ai vari scenari possibili.

Nello specifico se l'inflazione non dovesse attenuarsi, gli acquisti netti dell'App termineranno nel terzo trimestre mentre se il trend di inflazione non dovesse essere più coerente con il target di medio periodo, allora la Bce è pronta a intervenire su durata ed entità degli acquisti. "In questo modo - ha detto - manteniamo aperta la possibilità di adottare tutte le misure necessarie qualora le conseguenze economiche della guerra dovessero intensificarsi e soffocare l'attuale percorso di ripresa".

Con riferimento al principio della gradualità, Lagarde ha sottolineato la modifica alla guidance introdotta la scorsa settimana dal consiglio allorchè la formula secondo cui gli acquisti netti sarebbero terminati poco prima dell'aumento dei tassi è stata sostituita da una nuova formulazione secondo cui i tassi saranno aumentati "qualche tempo dopo" la fine degli acquisti.

"Ciò mantiene la nostra logica di sequenziamento tradizionale - ha detto Lagarde - ma ci offre anche spazio extra, se necessario, dopo la fine degli acquisti di obbligazioni e prima di compiere il passo successivo verso la normalizzazione". La lunghezza dell'intervallo fra queste due decisioni "sarà determinato dalla nostra strategia e dalle tre condizioni che regolano la nostra forward guidance sui tassi di interesse. E abbiamo chiarito che i futuri adeguamenti dei tassi, quando arriveranno, saranno graduali". In riferimento al terzo principio della flessibilità, Lagarde ha spiegato che la politica monetaria deve essere trasmessa in modo uniforme a tutte le parti dell'area dell'euro.

"Con condizioni iniziali divergenti - ha detto - shock esogeni possono influenzare le economie in modo asimmetrico. Se ciò porta alla frammentazione finanziaria, la trasmissione della politica monetaria può essere interrotta". Per evitare questo rischio, la Bce è pronta a utilizzare un'ampia gamma di strumenti per affrontare la frammentazione, compreso il reinvestimento del portafoglio detenuto nell'ambito del Pepp.

"Se necessario - ha concluso - possiamo progettare e implementare nuovi strumenti per garantire la trasmissione della politica monetaria mentre ci muoviamo lungo il percorso della normalizzazione delle politiche, come abbiamo dimostrato in molte occasioni in passato".

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