Economia
Benetton, 1300 lavoratori ora temono il taglio. Pronti i bonus per chi lascia
Dopo le accuse di Luciano sul buco da "100 milioni" ora in fabbrica si sta con il fiato sospeso e si cerca di capire quale sarà il futuro dell'azienda
Benetton, l'addio di Luciano e le conseguenze sul gruppo: tra licenziamenti e bonus per l'uscita
L'intervista "bomba" di Luciano Benetton a Il Corriere della Sera, che ha messo sul banco degli imputati, pur non nominandolo, l’amministratore delegato del gruppo Massimo Renon, ha scosso l'ambiente. Renon - riporta Il Corriere Veneto - avrebbe prefigurato fino a settembre 2023 una situazione più rosea di quella accumulatasi poi a fine esercizio: Luciano Benetton ha parlato di "un buco di bilancio drammatico, uno choc che ci lascia senza fiato: saremo attorno ai 100 milioni. Da parte mia è stato grave l’essermi fidato". Con queste parole Luciano, presidente del gruppo, annuncia l’uscita, dopo che il periodo di tempo che si era dato per il rilancio s’è chiuso senza il tanto sperato break even. Ma ora a tremare sono i 1300 lavoratori della fabbrica letteralmente con il fiato sospeso, visto che ora il loro futuro lavorativo è a rischio dopo questa frattura interna nella dirigenza. A chi decidesse di lasciare l'incarico sarebbe stato prospettato un bonus, la situazione resta incerta. Sul tavolo c’è sempre un incentivo all’esodo volontario che vale intorno ai 50 mila euro, agganciato all’anzianità di servizio, che più di qualche lavoratore vicino alla pensione ha già sfruttato.
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Con Edizione, la holding di famiglia guidata da Alessandro Benetton e dall’amministratore delegato Enrico Laghi, che ora prenderà in mano direttamente il gruppo della moda, con la nomina di un consiglio d’amministrazione e di un amministratore delegato, - prosegue Il Corriere Veneto - dovrà scrivere il piano di rilancio, mentre la famiglia conferma il sostegno, facendo capire di esser pronta ad iniettare altri 260 milioni di euro, dopo i 350 degli ultimi tre anni. In ogni caso, la parola d’ordine ora tra Benetton group ed Edizione è discontinuità nella gestione. Soprattutto nella holding di casa, nel cui cda siedono i rappresentanti della seconda generazione, in un board guidato dal gennaio 2022 da Alessandro Benetton, che ora tornerà in qualche modo a ricevere il testimone dal padre intorno al gruppo della moda.