Economia
Berlusconi, i quadri mangiati dai tarli. La pazza idea degli eredi: un falò
L'hangar che ospita la collezione costa 800mila € l'anno e su 25mila opere solo sei o sette sarebbero considerate interessanti. I figli vogliono liberarsene
Berlusconi, 20mln spesi per la sua pinacoteca. Ma c'è poco da salvare, tra tarli e opere di scarso valore
Sull'eredità di Silvio Berlusconi resta un'incognita, la pinacoteca che ospita i 25mila quadri comprati dal Cavaliere nelle sue notti insonni tramite aste in tv. Costa 800mila € all'anno l'affitto dell'hangar che contiene l'intera collezione ed è sorto un problema non da poco: i tarli le stanno distruggendo. Da qui la decisione dei figli di liberarsene. Le notizie filtrano con il contagocce, in questi giorni. La famiglia dell’ex premier morto a giugno rimane in silenzio. Il Foglio ha scritto addirittura di un grande falò, che avrebbe avvolto l’intera pinacoteca. Dagospia ha ripreso la notizia. Nessuno, fra i congiunti di Berlusconi alle prese con la suddivisione del lascito del tycoon scomparso, ha smentito. Anche Sgarbi è intervenuto: "Ce ne saranno solo sei o sette interessanti. Un falò? Non sarebbe un delitto da un punto di vista artistico".
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Berlusconi - riporta Repubblica - avrebbe speso circa venti milioni di euro in pochi anni, puntando però più sulla quantità che sulla qualità, a detta degli esperti che hanno visto la collezione. Lo stesso Sgarbi in diverse occasioni consigliò a Berlusconi di concentrare gli acquisti su un paio di centinaia di pezzi di valore, invece che disperdere la spesa in tante opere senza rilievo. Dopo la morte del Patriarca, la galleria si è trasformata sostanzialmente in un peso fra affitto e spese di gestione. Poi ci si sono messi pure i tarli, che hanno cominciato a divorare cornici e dipinti. Problemi su problemi: il trattamento disinfestante costa in alcuni casi più dell’opera aggredita.