Economia
Bitcoin, la Cina blocca le criptovalute.La moneta digitale brucia 500 miliardi
Tonfo per la moneta digitale più famosa di oltre il 30%, a 30.000 dollari. A Wall Street vanno giù i titoli legati all'asset
Certo, la linea dura della Cina sulle valute digitali non è nuova. Nel 2017, Pechino ha chiuso gli scambi di criptovaluta locali e ha vietato le cosiddette offerte iniziali di monete (initial coin offering, Ico), un modo per le aziende nello spazio di raccogliere fondi attraverso l'emissione di nuovi token digitali. Uno stop che ha soffocato un mercato speculativo pari al 90% del commercio globale di Bitcoin, nonostante i principali “miners” al mondo (minatori, ovvero chi si occupa della creazione del criptovaluta) sono in Cina e continuino a fiorire nel Paese, al punto da mandare in tilt le forniture elettriche in intere province, come nel caso della Mongolia interna. E Nel 2019 le ha rese illegali come forma di pagamento perchè al servizio "di attività criminali".
Secondo gli analisti, il Dragone vuole controllare definitivamente l’asset globale. C’è da dire che in una giornata come quella appena conclusa, complici la Bce e la Federal Reserve osservate speciali dagli operatori sul ritiro degli stimoli, gli investitori avevano i nervi a fior di pelle: l'inflazione fa paura, così dopo che la scorsa settimana Mr Tesla ha fatto dietrofront annunciando di non accettare più pagamenti in cripto e innescando la prima grande correzione del Bitcoin&C, gli operatori hanno preferito gettonare i vecchi lingotti d’oro, bene rifugio per eccellenza. Una categoria in cui nei mesi scorsi, dopo la cavalcata verso i 65 mila dollari raggiunti a metà aprile, la criptovaluta fondata da Nakamoto aveva fatto capolino.
E’ scoppiata la bolla dunque, alimentata dall’enorme liquidità sui mercati anche grazie alle politiche fiscali espansive post-Covid dei governi, Stati Uniti in primis? Per la maggior parte degli analisti si tratta di prese di profitto. In attesa di misure di regolamentazione da parte delle autorità monetarie nelle principali aree valutarie, c’è ancora molta diffidenza nei confronti delle criptovalute, ma il Bitcoin in un anno è passato da area 9.960 dollari agli attuali 39 mila, un rialzo di ben oltre il 300%. Per il momento sembrano le ennesime montagne russe.
@andreadeugeni