Economia

Boeing, il colosso Usa ha perso lo slancio: licenziato il 10% dei dipendenti

di Redazione

Il colosso aerospaziale statunitense ha annunciato che ridurrà la propria forza lavoro di circa il 10% a causa dei ritardi nei programmi di produzione e degli scioperi che stanno affliggendo l'azienda

Boeing, maxi licenziamenti in arrivo. Conti  in rosso per i velivoli americani 

Periodo "nero" per Boeing che annuncia il taglio del 10% della forza lavoro a causa di ritardi nei programmi e scioperi prolungati. Il colosso aerospaziale statunitense ha annunciato che ridurrà la propria forza lavoro di circa il 10% a causa dei ritardi nei programmi di produzione e degli scioperi che stanno affliggendo l'azienda. La notizia è stata comunicata dal CEO Kelly Ortberg in un messaggio ai dipendenti, in cui ha delineato le difficoltà attuali e le misure necessarie per ripristinare la competitività aziendale. "La nostra attività sta attraversando un periodo estremamente difficile, e le sfide che affrontiamo sono significative," ha dichiarato Ortberg.

Tra i fattori principali, ha citato uno sciopero prolungato che ha coinvolto 33.000 lavoratori orari, complicando ulteriormente una situazione già resa precaria dai ritardi nello sviluppo di diversi programmi chiave, come quello del 777X. "Dobbiamo prendere decisioni difficili e attuare cambiamenti strutturali per mantenere il nostro vantaggio competitivo e rispettare gli impegni a lungo termine con i clienti." Boeing non ha fornito dettagli specifici sul numero esatto di dipendenti interessati dai tagli, ma con una forza lavoro globale di 171.000 persone all'inizio dell'anno (di cui 147.000 impiegati negli Stati Uniti), la riduzione potrebbe comportare il licenziamento di migliaia di lavoratori. Uno dei programmi più colpiti è stato il 777X, un velivolo di nuova generazione su cui Boeing puntava per rimanere competitiva nel settore dei grandi aerei commerciali.

A causa di ritardi nei test di volo e delle interruzioni legate allo sciopero, la prima consegna del velivolo è stata posticipata al 2026, rispetto alla data originaria. Ortberg ha confermato che i clienti sono stati informati del ritardo, cercando di mantenere la trasparenza sulle sfide attuali. Oltre ai problemi del 777X, Boeing ha annunciato l'intenzione di completare gli ordini rimanenti per il modello 767 cargo entro il 2027, segnando la fine della produzione commerciale di questo modello.

Tuttavia, il contratto militare per il tanker KC-46A, una versione modificata del 767 utilizzata per rifornimenti in volo, continuerà ad essere una parte cruciale delle operazioni aziendali nei prossimi anni. Ortberg ha riconosciuto che il percorso di fronte a Boeing sarà impegnativo, ma ha sottolineato che l'azienda deve agire con decisione per superare le difficoltà attuali. "Dobbiamo ricostruire con decisione e posizionarci per il successo futuro," ha affermato, indicando che le misure intraprese sono pensate per salvaguardare la competitività a lungo termine di Boeing in un mercato sempre più complesso e sfidante.

Questa riduzione del personale e i cambiamenti strutturali arrivano in un momento delicato per Boeing, che sta cercando di recuperare fiducia e stabilità dopo una serie di battute d'arresto, tra cui i problemi tecnici legati al 737 MAX negli anni passati e la crescente pressione della concorrenza internazionale. 

LEGGI ANCHE: Paura sui cieli italiani, Boeing 787 Neos sparisce: si alzano due F-35 Nato. Black out radio in direzione Roma Fiumicino