Economia
Bonus tv, Consumerismo No-Profit: non eviterà una nuova stangata alle famiglie
Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit, ha commentato il nuovo bonus tv 2021, ideato per aiutare le famiglie ad aggiornare i propri dispositivi
Bonus tv 2021: stanziati 100 milioni di euro per aiutare le famiglie italiane ad acquistare una nuova TV o decoder compatibili con i nuovi standard televisivi. Secondo l’associazione Consumerismo No Profit, il bonus è completamente insufficiente e premierà solo i più veloci, lasciando gli ultimi senza possibilità di usufruirne
Secondo l’associazione di consumatori Consumerismo No Profit, il “bonus tv” varato dal Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti è totalmente insufficiente e non eviterà alle famiglie italiane una nuova stangata dovuta all’obbligo di dotarsi di un decoder o di un nuovo televisore compatibile, appunto, con i nuovi standard di trasmissione. Non manca molto infatti al 1° settembre, giorno in cui verrà ufficializzato il passaggio al nuovo standard del digitale terrestre DVBT-2, che porterà non solo a una migliore qualità della visione ma anche a una serie di servizi aggiuntivi per gli utenti.
BONUS TV 2021: LA CRITICA DI CONSUMERISMO
“100 euro come sconto massimo sull’acquisto di un nuovo apparecchio televisivo sono una cifra irrisoria, se si considera che i televisori venduti nei negozi stanno subendo sensibili rincari dei prezzi a causa della carenza di microchip e della crisi mondiale delle materie prime”, commenta il presidente dell’Associazione, Luigi Gabriele. “Se poi si considera che in Italia sono circa 10 milioni i televisori che dovranno essere sostituiti perché non compatibili con il nuovo segnale”, continua, “i fondi stanziati appaiono del tutto inadeguati: chi ha un apparecchio obsoleto e vorrà continuare a vedere i programmi televisivi dovrà acquistare un nuovo televisore a prezzi sensibilmente più alti rispetto al passato, o dotarsi di un apposito decoder il cui prezzo varia dai 30 ai 250 euro. Senza contare che il bonus tv non sarà legato all’Isee e, pertanto, potrà essere richiesto da tutti i cittadini, con la solita corsa all’incentivo che finirà per premiare i più veloci lasciando a bocca asciutta tutti gli altri”, conclude il presidente di Consumerismo.