Economia
Borse, colpo di coda nel finale, Milano +0,3%. Lo spread sfiora 200 punti
Lo spread tra Btp e Bund chiude a 199 punti dopo aver terminato la seduta di venerdi' scorso a quota 180 e aver aperto stamane a 185 punti. Il rendimento del decennale avanza considerevolmente all'1,468%. Il differenziale e' tornato a salire per il nervosismo legato al mancato accordo nell'Eurozona sul finanziamento congiunto all'economia per contrastare l'impatto del coronavirus.
PIAZZA AFFARI +0,3% - Colpo di coda finale per Piazza Affari che azzera le perdite e chiude in positivo, sulla scia del progresso di Wall Street. Gli indici Usa, dopo un avvio incerto, hanno imboccato la strada del rialzo, sostenendo l'andamento dei mercati europei, che hanno vissuto una giornata contrastata. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso con un +0,3%, con Francoforte in deciso rialzo di quasi due punti percentuali. In particolare Milano, mercato piu' esposto al settore bancario, e' stata frenata dalla raccomandazione della Banca centrale europea di non distribuire il dividendo almeno fino al prossimo ottobre. Su Piazza Affari ha pesato anche il rialzo dello spread tra BTp e bund, influenzato negativamente dallo stallo in seno di Consiglio europeo sulla questione eurobond e dalla nuova asta prevista per domani, che potrebbe spingere a vendere i titoli in portafoglio per poi posizionarsi sui nuovi. I titoli piu' venduti a Milano sono stati proprio i bancari, con Unicredit (-7,46%), che ha annunciato ieri sera lo stop alla distribuzione della cedola. Guardando ai settori, quello bancario e' stato il piu' penalizzato in tutta Europa, mentre hanno sostenuto l'andamento dei listini le buone performance dei comparti Tecnologia, Farmaceutici ed Energia. Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,1042 dollari (1,108 in avvio e venerdi' scorso), e a 119,224 yen (119,57 e 119,6) con il biglietto verde a 107,945 yen (108,11 in avvio). Resta sotto forte pressione il prezzo del petrolio, con il Wti che e' anche sceso sotto i 20 dollari al barile. La guerra dei prezzi tra Arabia saudita e Russia non sembra trovare una soluzione e anzi il Paese del Golfo ha annunciato che da maggio esportera' il livello record di 10,6 milioni di barili al giorno. Il contratto consegna maggio sul Wti e' scambiato a 20,25 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Brent del Mare del Nord a 21,97 dollari al barile.