Economia

Borse in rosso, la Bce uccide i sogni degli investitori: il nodo inflazione

di Lorenzo Goj

Dopo la buona performance post-voto francese, i mercati soffrono in seguito alle parole della presidente della Bce Lagarde riguardo l'abbassamento dei tassi

Borse europee in rosso, ma l'estrema destra in Francia non c'entra niente. Bce, il nodo tassi-inflazione

Dalle stelle alle stalle, verrebbe da dire. Le Borse europee che ieri, lunedì 1 luglio, avevano reagito positivamente (contro ogni pronostico) alla clamorosa vittoria del partito di destra-destra di Le Pen contro il presidente Macron, oggi sono invece vittima di uno scivolone.

Questa volta, però, non sono le tensioni politiche francesi a determinare la tendenza dei mercati, ma, di nuovo, le parole poco accorte di Christine Lagarde sull'inflazione. Nel dettaglio, il dato nell’Eurozona è calato dello 0,1% da maggio a giugno, fermandosi a un complessivo 2,5%.

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Davanti a tale risultato, infatti, la presidente della Banca centrale europea ha dichiarato di voler applicare una strategia di grande cautela all’abbassamento dei tassi d’interesse, già modificati al ribasso solo poche settimane fa di 25 punti base. Ed è proprio da queste dichiarazioni che è nato il “rosso” di oggi. Ma proviamo a entrare più nel dettaglio di tali dinamiche economico-finanziarie.

Questo trend di ribasso è direttamente influenzato dal calo più rapido del previsto dell’inflazione e dalla risposta della Bce a tale fenomeno, la quale ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse nel breve termine. Doveroso ricordare che i tassi sono lo strumento forse più efficace per tenere sotto controllo l’inflazione.

Questa decisione, dunque, si fonda sulla necessità di consolidare ulteriormente il trend di discesa dell'inflazione, evitando il rischio di una ripresa inflazionistica dovuta a una politica monetaria prematuramente troppo accomodante.

In sintesi, essendo i tassi il miglior strumento per controllare l’inflazione, se questa scende velocemente - e alla stessa velocità vengono ridotti anche i tassi d’interesse - c’è il forte rischio che l’inflazione risalga di getto. La Bce mira quindi a garantire una stabilità a lungo termine, supportando una crescita sostenibile dell’economia senza alimentare ulteriori pressioni inflazionistiche.

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Infine, provando a snocciolare il motivo tecnico del calo odierno dei mercati europei, essenzialmente gli investitori, che anticipavano una possibile riduzione dei tassi vista la diminuzione dell'inflazione, si sono trovati di fronte a una realtà diversa. La prospettiva di tassi più elevati per un periodo prolungato può infatti scoraggiare gli investimenti in azioni, poiché rende gli strumenti di debito e altre forme di investimenti fissi più attraenti.

Così, il mercato ha dovuto ricalibrare le sue aspettative per il futuro prossimo, con gli investitori che cercano di adeguare le loro strategie al nuovo scenario economico e monetario. E ora, mentre gli operatori del mercato osservano attentamente le mosse della Bce, il futuro rimane incerto, con molteplici variabili che potrebbero influenzare le direzioni future sia dell'economia che dei mercati europei.